Chies e le sue montagne - La manifestazione

Chiusa Chies e le sue montagne

Il logo di Chies e le sue montagne 2014


CHIES E LE SUE MONTAGNE”, LA TREDICESIMA EDIZIONE VA IN ARCHIVIO CON SUCCESSO

L’arte e il mondo giovanile hanno avuto grande rilievo nell’evento alpagoto che ha proposto 19 appuntamenti articolati su 11 giornate. 2300 le presenze

A qualche giorno dalla conclusione, gli organizzatori di “Chies e le sue montagne”, la rassegna itinerante  dedicata al «al mondo verticale e ai suoi cavalieri», tracciano un bilancio.

Ed è un bilancio positivo quello dell’evento, giunto alla tredicesima edizione, che si propone di valorizzare il territorio dell’Alpago e, contemporaneamente, far conoscere storie  e personaggi dei territori montani. Undici giornate tra dibattiti, personaggi, sport, cultura, economia, ricordi e prospettive. Soprattutto, hanno avuto un posto di rilievo l’arte e i mondo giovanile.

Per quanto riguarda l’arte è da sottolineare, in particolare come grazie alla collaborazione tra “Chies e le sue montagne” e la fondazione Silla Ghedina di Cortina d’Ampezzo siano stati possibili il restauro e la ricollocazione  di una pala d’altare del XVII secolo (autore sconosciuto), l’ “Incoronazione della Vergine”.Sempre a proposito di arte, nella frazione di Lamosano c’è stata l’inaugurazione della fontana che, opera  dello scultore locale Raul Barattin, vuole  essere il simbolo di una comunità che ancora una volta non si dà per vinta; l'opera è stata dedicata a tutti gli amici che anzi tempo hanno intrapreso altre vie.

Per quanto riguarda il modo giovanile, notevole è stato l’interesse “Il bicchiere mezzo pieno della vita”, l’incontro che gli studenti delle scuole medie dell’Alpago hanno avuto con alcuni giovani talenti bellunesi che in diversi campi si stanno facendo onore in Italia e nel mondo. 

«Questo incontro con i giovani ha voluto essere un messaggio di ottimismo – spiega  Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies e tra i promotori di Chies e le sue montagne – Così come un messaggio di ottimismo è tutta la rassegna, evento che vuole affermare con forza la ricchezza, spesso nascosta, della montagna, delle sue tradizioni, della sua gente, del suo territorio. In undici giornate, “Chies e le sue montagne” ha proposto diciannove eventi, sparsi un po’ in tutte le frazioni del comune.

La gente ha risposto in maniera importante: abbiamo stimato che alla diverse iniziative son intervenute complessivamente 2300 persone. Un “grazie” è doveroso verso tutti coloro, e sono stati ancora una volta tanti, che hanno dato la loro disponibilità nella realizzazione di questa 13. edizione:  è grazie a questi piccoli grandi gesti che possiamo tenere vivo questo nostro territorio montano».

 

Presentata Chies e le sue montagne

Il logo di Chies e le sue montagne 2014


ALPINISMO, ARTE E CREATIVITA’ GIOVANILE ALLA 13° EDIZIONE DI “CHIES E LE SUE MONTAGNE”

Belluno, 9 ottobre 2014 – Prenderà il via domenica 12 ottobre la 13. edizione della di “Chies e le sue montagne”, la rassegna itinerante, presentata il 9 ottobre a Belluno, dedicata «al mondo verticale e ai suoi cavalieri» che si propone di valorizzare il territorio dell’Alpago e, contemporaneamente, far conoscere storie  e personaggi dei territori montani.

La rassegna nacque appunto 13 anni fa, sotto la spinta propulsiva di un gruppo di amici di cui faceva parte anche Maudi De March, scomparso due anni fa sul Cridola. In sua memoria a tutti i relatori degli appuntamenti sarà consegnato il libro “Passaggio di testimone”, che raccoglie i suoi scritti.

Come tradizione, il programma dell’iniziativa è ricco di contenuti e di appuntamenti: dal 12 al 31 ottobre le giornate in calendario saranno ben undici, con 18 appuntamenti, e spazieranno dall’alpinismo alla creatività giovanile, dalle tradizioni all’arte.

Proprio l’arte sarà protagonista della giornata inaugurale.

Domenica 12 ottobre, infatti, al termine della Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Chies e animata dall’Orchestra d’archi dell’Alpago diretta dal maestro Diego Masutti, ci sarà l’inaugurazione di una pala d’altare perduta del XVII secolo, l’ “Incoronazione della Vergine”, il cui restauro è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la fondazione Silla Ghedina.

L’arte sarà protagonista anche venerdì 24, a Funes, con una serata dedicata all’artista Vincenzo Munaro, tornato nel suo paese per festeggiare i cinquant’anni di vita per l’arte.

Ampio spazio sarà dedicato, naturalmente, all’alpinismo. Giovedì 16, all’Ostaria a l’Estro di Irrighe, è in programma la serata “In soli quattro giorni concatenamento Fitz Roy e Cerro Torre”, con Adam Holzknecht e Hubert Moroder, mentre sabato 25 a San Martino sarà protagonista Hervé Barmasse e domenica 26 a Lamosano Soro Dorotei e Nicola Tondini.

Di scena anche lo sport, in particolare la corsa in montagna con la quarta edizione della “Val Salatis jet”, domenica 19. 

Ma l’edizione 2014 di “Chies e le sue montagne” ha voluto dare spazio anche al talento e alla creatività giovanile. «Pensiamo che il nostro territorio sia ricco di persone, idee e progetti – ha spiegato durate la presentazione dell’iniziativa Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies e tra i promotori di Chies e le sue montagne – Pensiamo anche che questa ricchezza vada valorizzata e comunicata. Vogliamo insomma dare un messaggio di ottimismo e per questo proporremo, per i ragazzi della scuole medie una mattinata dal titolo “Il bicchiere mezzo pieno della vita”». Nello specifico, lunedì 20, i ragazzi delle scuole medie dell’Alpago si troveranno a San Martino per ascoltare le esperienza di alcuni giovani talenti bellunesi che si stanno facendo onore in Italia e nel mondo.

I ragazzi saranno protagonisti anche venerdì 31 con le premiazioni, al Teatro Nuovo Minimo di Chies, del concorso per la scuola primaria dal titolo “Scrivi una leggenda tra territorio, storia e personaggi fantastici dell’Alpago”.