Chiusa Chies e le sue montagne
CHIES E LE SUE MONTAGNE”, LA TREDICESIMA EDIZIONE VA IN ARCHIVIO CON SUCCESSO
L’arte e il mondo giovanile hanno avuto grande rilievo nell’evento alpagoto che ha proposto 19 appuntamenti articolati su 11 giornate. 2300 le presenze
A qualche giorno dalla conclusione, gli organizzatori di “Chies e le sue montagne”, la rassegna itinerante dedicata al «al mondo verticale e ai suoi cavalieri», tracciano un bilancio.
Ed è un bilancio positivo quello dell’evento, giunto alla tredicesima edizione, che si propone di valorizzare il territorio dell’Alpago e, contemporaneamente, far conoscere storie e personaggi dei territori montani. Undici giornate tra dibattiti, personaggi, sport, cultura, economia, ricordi e prospettive. Soprattutto, hanno avuto un posto di rilievo l’arte e i mondo giovanile.
Per quanto riguarda l’arte è da sottolineare, in particolare come grazie alla collaborazione tra “Chies e le sue montagne” e la fondazione Silla Ghedina di Cortina d’Ampezzo siano stati possibili il restauro e la ricollocazione di una pala d’altare del XVII secolo (autore sconosciuto), l’ “Incoronazione della Vergine”.Sempre a proposito di arte, nella frazione di Lamosano c’è stata l’inaugurazione della fontana che, opera dello scultore locale Raul Barattin, vuole essere il simbolo di una comunità che ancora una volta non si dà per vinta; l'opera è stata dedicata a tutti gli amici che anzi tempo hanno intrapreso altre vie.
Per quanto riguarda il modo giovanile, notevole è stato l’interesse “Il bicchiere mezzo pieno della vita”, l’incontro che gli studenti delle scuole medie dell’Alpago hanno avuto con alcuni giovani talenti bellunesi che in diversi campi si stanno facendo onore in Italia e nel mondo.
«Questo incontro con i giovani ha voluto essere un messaggio di ottimismo – spiega Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies e tra i promotori di Chies e le sue montagne – Così come un messaggio di ottimismo è tutta la rassegna, evento che vuole affermare con forza la ricchezza, spesso nascosta, della montagna, delle sue tradizioni, della sua gente, del suo territorio. In undici giornate, “Chies e le sue montagne” ha proposto diciannove eventi, sparsi un po’ in tutte le frazioni del comune.
La gente ha risposto in maniera importante: abbiamo stimato che alla diverse iniziative son intervenute complessivamente 2300 persone. Un “grazie” è doveroso verso tutti coloro, e sono stati ancora una volta tanti, che hanno dato la loro disponibilità nella realizzazione di questa 13. edizione: è grazie a questi piccoli grandi gesti che possiamo tenere vivo questo nostro territorio montano».