2008 - Simeoni Sara

Il Premiato 2008

 
SARA SIMEONI: Una leggenda dell’atletica leggera nazionale e mondiale

Sara Simeoni - Mosca 1980 - Medaglia d'oroSara Simeoni, nata a rivoli veronese il 19 aprile 1953, è stata la più grande atleta italiana nel salto in alto e una delle migliori in assoluto della storia dell’atletica leggera, campionessa olimpica e recordwoman mondiale, ma anche una sportiva leale; è sempre stata molto apprezzata dalle rivali per il suo carattere dolce ma determinato quando c'era da lottare sul filo dei centimetri.

Dalla danza alla pista.

La sua vita per così dire “agonistica” inizia a dieci anni quando frequentava il Centro comunale artistico. Aveva talento e orecchio per la musica. Era davvero brava, voleva diventare ballerina importante, ma uno dei responsabili dell'Arena involontariamente pugnalò il suo orgoglio quando la sua classe fu scelta per dare vita al "ballo dei moretti" dell'Aida e la escluse perché era troppo alta. Poco male e di li a breve arriva la chiamata della Scala, ma significherebbe lasciare la famiglia e Sara non vuole.


Sara Simeoni - Montreal 1976 - Medaglia d'argentoNel 1965 la svolta, la sua insegnante, Mara Castaldo, la iscrive al Campo Scuola di Atletica di Verona per avviarla alla pratica sportiva e Sara si appassiona al salto in alto, aiutata dal fisico slanciato. Esordisce nelle competizioni con lo stile ventrale, poi affina la tecnica nel Fosbury e comincia a raccogliere le prime soddisfazioni in campo nazionale. Nel 1970 stabilisce a Padova il record italiano con 1,71 m e l'anno successivo partecipa agli Europei di Helsinki. Si rivela sulla scena mondiale alle Olimpiadi di Monaco 1972, dove giunge quinta nella sua specialità portando il primato italiano a 1,85 m.


Le sfide con la Ackermann.

Nel 1974 conquista il bronzo ai Campionati Europei di Atletica e in quegli anni si accende la rivalità con la tedesca dell'est Rosemarie Ackermann; le due atlete daranno vita ad appassionanti sfide per molti anni, ma fuori dalle pedane si rivelano grandi amiche.

Nel 1976 Sara Simeoni vince la sua prima medaglia olimpica, un argento ai Giochi di Montreal, battuta dalla rivale. La tedesca sembra più determinata e stabilisce il primato del mondo nel 1977 superando i 2 metri, ma nel Sara Simeoni - Los Angeles 1984 - Medaglia d'argento1978 Sara si riscatta in grande stile. Prima strappa alla rivale il record mondiale portandolo a 2,01 m in un meeting tenutosi a Brescia il 5 agosto (prima donna a superare i 2 metri), poi si laurea campionessa europea a Praga eguagliando il primato stabilito meno di un mese prima. La sera di Praga rimarrà nella storia per il freddo intenso che costringe le atlete a rifugiarsi in un sacco a pelo tra un salto e l'altro.

Il 1979 è per lei segnato da uno dei tanti infortuni che hanno scandito la sua carriera; non raccoglie successi importanti, ma si riscatta alle Olimpiadi di Mosca 1980 dove realizza il sogno della sua vita conquistando la medaglia d'oro (di nuovo con 2,01 metri) e confermandosi come la migliore atleta sulla scena mondiale della sua specialità in quegli anni.


La Sara Simeoni oggiTra il 1975 e il 1981 la Simeoni domina naturalmente anche la scena italiana e le pedane al coperto, conquistando 6 titoli nazionali consecutivi tra il 1975 e il 1980 e 4 medaglie d'oro agli europei indoor: a San Sebastian nel 1977, a Milano nel 1978, a Sindelfingen nel1979 e a Grenoble nel 1981; conquista anche un titolo nazionale nel pentathlon. Nel 1982 vince la medaglia di bronzo agli Europei di Atene, ed è questa la sua ultima vittoria di prestigio raccolta nel vecchio continente.

La quarta Olimpiade e il ritiro.

Colpita da numerosi infortuni ai tendini che la costringono a lunghi periodi di assenza dalle pedane del salto in alto, Sara Simeoni non si è mai arresa e ha La Simeoni tedofora a Torino 2006sempre continuato ad allenarsi per rinverdire i suoi successi nelle manifestazioni più importanti. L'ultimo acuto della sua carriera lo fa registrare alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, dove giunge seconda e conquista la medaglia d'argento, la terza medaglia olimpica per lei.

Nei mesi successivi ai Giochi il confronto con atlete più giovani e ambiziose e una nuova serie di infortuni la convincono ad abbandonare la scena che aveva dominato per quasi otto anni, salutata dall'affetto di tutto il mondo dell'atletica che aveva saputo apprezzare, oltre alle sue grandi doti sportive, le sue qualità umane e la sua simpatia.


Palmarès sportivo in sintesi

Primatista mondiale nel 1978, con la misura di 2,01 m;
Olimpiadi: Oro a Mosca 1980, Argento a Montreal 1976 e Los Angeles 1984;
Campionati Europei: Oro a Praga 1978 e bronzo a Roma 1974 e Atene 1982;
Campionati Europei Indoor: oro a San Sebastian 1977, Milano 1978, Sindelfingen 1980, Grenoble 1981;
Universiadi: Oro nel 1977 a Sofia e nel 1981 a Bucarest;
Giochi del Mediterraneo: Oro nel 1975 ad Algeri e nel 1979 a Spalato;
Campionati italiani: 24 titoli conquistati, di cui 10 indoor;
Record Italiani: 23 all’aperto e 21 Indoor;
Campionessa italiana nel Pentathlon moderno;
67 presenze in Nazionale;
307 gare disputate, di cui 235 vinte, con la percentuale del 76,6%.