29 ottobre 2010

Chies e le sue montagne - 29 ottobre 2010

Venerdì 29 incontro con Umberto Marampon, alpinista di fama internazionale, che sarà a Funes nell’osteria “Da Ciotto e Nenè”. Marampon è un pezzo di storia dello sport italiano, esperto di arrampicata artificiale.

 

Chies e le sue montagne - 29 ottobre 2010

Chies e le sue montagne: Umberto Marampon Chies e le sue montagne: Umberto Marampon
Chies e le sue montagne: Umberto Marampon Chies e le sue montagne: Umberto Marampon
Chies e le sue montagne: Il logo 2010 Chies e le sue montagne: Umberto Marampon
Chies e le sue montagne: Umberto Marampon Chies e le sue montagne: Umberto Marampon
Chies e le sue montagne: Umberto Marampon Chies e le sue montagne: Umberto Marampon

Chies e le sue montagne - 29 ottobre 2010

IN TANTI A FUNES PER "IL RE DEI TETTI SPORGENTI" 

Chies e le sue montagne: Umberto MaramponUmberto Marampon, anima l’ottava serata di Chies e le sue Montagne 2010.

L’appuntamento con l’arrampicata artificiale era alla “Trattoria da Ciotto e Nenè” di Funes d’Alpago ove, zaino in spalla e attrezzi, ha fatto la sua comparsa il grande “Berto Marampon, il re dei tetti sporgenti".

L’alpinista della Valcismon, che non si separa mai dalle sue Superga (con le quali arrampica!), ha saputo coinvolgere e divertire le numerose persone presenti in sala, intervallando diapositive ad aneddoti delle sue innumerevoli scalate.

Il timore iniziale di dover parlare ad un pubblico attento e competente si è tramutato ben presto in una fluida chiacchierata che ha spaziato dalle nozioni tecniche ai ricordi più intimi e cari.

Chies e le sue montagne: Umberto MaramponMolteplici le vie da lui aperte nella sua Valcismon, ma anche sulle ripide pareti a picco sul mare della Sardegna e sulle Dolomiti. Di pareti strapiombanti e tetti di anche 10-12 metri da superare ne ha parlato con estrema naturalezza, ma senza dimenticare tutte le volte in cui ha rischiato di non far ritorno a casa. Da qui il consiglio di Berto: un nodo in più, piuttosto di rischiare per la foga di voler arrivare in cima.

Un fiume in piena che stupisce ancora la platea, dando prova della sua arte, piantando uno dei suoi chiodi a “im-pressione”, rigorosamente a mano su pietra a suon di martello.

Una vera e propria sorpresa, Umberto Marampon, uomo dalle grandi doti e dalla grande umanità, uomo che non crede, ma si inchina davanti alla natura, che non ama il clamore ma dedica le sue vie ai Veri amici scomparsi. (Michela Munaro)