Murales
Chies e le sue montagne - I Murales
Due murales per chiudere Chies e le sue montagne
Il 29 Ottobre in Chiesa di Chies si è svolta l'ultima serata di Chies e le sue Montagne.
Dopo la conferenza "L'epoca d'oro del sesto grado superiore", con video e racconti degli alpinisti Giorgio Redaelli e Robero Sorgato , con il numeroso pubblico presente siamo andati ad inaugurare,(accompagnati dalla musica dei zampognari) due murale in piazzetta Belvedere di Chies D'Alpago.
La prima opera che vedete nella foto è un affresco eseguito dal artista Vico Calabrò .
Vico ha voluto ricordare l' amico alpinista Ignazio Piussi, più volte ospite di Chies e le sue montagne.
Ignazio è stato uno dei grandi alpinisti, ma è morto in miseria, in quanto non ha mai voluto guadagnare un centesimo dalla montagna.
Vico ha detto: "Piussi usciva dalla sua casa per andare in montagna e lui saliva verso la vetta in quanto era attratto da uno spirito che lo elevava e lo sublimava".
Infatti questo affresco esprime il sentimento di Piussi : ti tira dentro e ti innalza verso l'alto ....
La seconda opera è un graffito realizzato dall'artista Alpagoto Raul Barattin.
In questo graffito l'artista ha voluto celebrare il decennale di Chies e le sue montagne.
Questa suggestiva opera rappresenta 4 alpinisti, che in questi 10 anni sono stati ospiti della rassegna ed hanno lasciato un segno importante della loro presenza nel territorio di Chies.
Uno di questi personaggi è Lino Lacedelli una gloria Bellunese, il quale ha raggiunto la cima del K2 nel 1954.
Il secondo è Armando Aste, un forte alpinista dei tempi d'oro dell'alpinismo classico ed un bravo relatore, molto aulico e profondo nell'esposizione delle tematiche legate alla montagna.
Poi c'è lo spazzacamino Heni Holzer, precursore dello scialpinismo, prematuramente scomparso in un canalino innevato del Rosec. A parlare delle sue estreme gesta di sci ripido era venuta Siglinde Walz, sua compagna di avventure scialpinistiche di un tempo.
L'ultimo personaggio rappresentato è Manolo, il simbolo mondiale dell'arrampicata estrema. Come vedete l'artista ha voluto mettere in evidenza l'occhio di ghiaccio e furbo di Manolo.