Chies e le sue montagne - 21.10.2018

21 ottobre 2018

Chies e le sue montagne - La geologia della Conca dell'Alpago


Chies e le sue montagne propone domenica 21 ottobre, al Museo di Storia Naturale di Chies d'Alpago, inizio alle 17.00, la conferenza: "La Terra sotto di Voi, la geologia della Conca dell'Alpago". Relatori i geologi Nadia De Nardi e Luca Dal Paos.

Toccherà loro spiegare come in Alpago prevalgano lungo la catena Dolada-Col Nudo-Crep Nudo e in generale nell'angolo superiore nord-est, le formazioni calcaree frammezzate a dolomia dei terreni del Giura: calcare bianco, la scaglia rossa, il calcare a rudiste appartenenti al cretaceo. Spiegare come a sud e al centro del bacino si hanno le arenarie, il carattere nummolitico e marne diverse appartenenti all'eocene, che rendono il terreno molto franoso; abbondantemente diffuse sono le morene e le valli alluvionali appartenenti al pliocene; non mancano calcari scuri più o meno potenti e pietre verdi, che ancora ai giorni nostri sono oggetto di esportazione.
 
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Chies e le sue Montagne: il Museo di Storia Naturale dell'AlpagoIl Museo di Storia Naturale dell'Alpago

Il Museo di Storia Naturale, allestito nella ex Scuola Elementare di Chies d’Alpago, è stato inaugurato e aperto al pubblico il 22 giugno 2002.

Di proprietà della Unione Montana dell’Alpago, è stato ideato 25 anni fa da Ivan Fossa, appassionato naturalista di Puos d’Alpago, in risposta alle numerose sollecitazioni di studiosi locali e insegnanti di varie scuole (elementari, medie e superiori) al fine di riunire e conservare in una struttura fruibile pubblicamente la grande ricchezza naturalistica del territorio bellunese.

Gli allestimenti sono distribuiti nei tre piani dell’edificio e propongono, con indirizzo didattico, interessanti collezioni e reperti di tutte le sezioni delle Scienze Naturali riferibili alla Conca dell’Alpago e all’intera provincia di Belluno.

La visita al Museo inizia con la sezione dedicata alla Zoologia dei vertebrati al piano terra. Qui sono rappresentati tutti i gruppi faunistici del territorio bellunese: pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi perfettamente conservati e donati dallo stesso Ivan Fossa.

Proseguendo la visita al primo piano, si aggiungono le ricche collezioni di insetti, ragni, farfalle e molluschi.

Due sale inoltre sono dedicate alla Geologia e alla Mineralogia ed analizzano i differenti aspetti caratteristici del territorio e numerosi reperti che testimoniano la storia geologica dell’Alpago e delle Dolomiti.

Alcune vetrine approfondiscono la Paleontologia, rarissima è ad esempio la mandibola di Odontoceto (specie simile al delfino, che popolava l’antico mare dell’Alpago), l’Archeologia, con antichi reperti di epoca romana rinvenuti nel sito di Staol di Curago vicino Pieve d’Alpago, e l’Anatomia umana spiegata attraverso approfonditi pannelli didattici.

All’ultimo piano trova spazio l’ampia sala dedicata alla Botanica con i particolari diorami che riproducono fedelmente alcuni ambienti popolati da animali e dai cacciatori preistorici, le ricche collezioni di funghi (micoteca) e di legni in sezione (xiloteca).
 
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