Chies e le sue montagne - 25.10.2015

25 ottobre 2015 - Madonna con Bambino

La pala restaurata consegnata alla comunità

Chies e le sue montagne: Madonna con BambinoBrilla di nuova luce la Pala dell’altare maggiore nell’antica chiesa di Garna di Pieve d’Alpago.

Ieri, al termine della messa delle 11, è avvenuta la consegna alla comunità dell’ opera del XVIII raffigurante una Madonna con Bambino tra i santi Antonio Abate e Vescovo.

La Pala è stata restaurata e ricollocata in loco a cura della fondazione Silla Ghedina di Cortina d’Ampezzo, come ha spiegato nel corso dell’incontro avvenuto nella chiesa dedicata al santo Abate il suo presidente Gianquinto Perissinotto ringraziando la restauratrice Paola De Santis per il brillante lavoro svolto.

Una messa particolare, celebrata da don Lino Del Favero e accompagnata da alcuni brani eseguiti dall’Orchestra di archi dell’Alpago diretta dal maestro Diego Masutti, al cospetto di un pubblico numeroso e interessato.

L’iniziativa era inserita tra gli appuntamenti della rassegna culturale “Chies e le sue montagne”, giunta quest’anno alla sua 14.a edizione.

Chies e le sue montagne: Madonna con BambinoIl sindaco di Chies Gianluca Dal Borgo (anche in veste di presidente dell’Unione montana Alpago e collaboratore della rassegna) e quello di Pieve, Umberto Soccal, sono intervenuti spiegando l’importanza di azioni di questo tipo sia per il valore artistico delle opere recuperate sia per il beneficio alla comunità che vede valorizzati così le proprie radici, i propri edifici storici e la propria cultura.

La sua importanza dal punto di vista documentario e il percorso artistico dell’opera (l’autore è incerto) sono stati illustrati dall’esperta d’arte Caterina De March, che ne ha sottolineato lo schema classico triangolare di sapore rinascimentale e il tradizionale sfondo di nuvole su cui avviene il dialogo tra i protagonisti dipinti sulla tela.
(Ezio Franceschini, Corriere delle Alpi, 26 ottobre 2015)

25 ottobre 2015 - La Bachicoltura

IL BACO DA SETA TORNA PROTAGONISTA

Chies e le sue montagne: la bachicolturaDomenica 25 ottobre in compagnia del dott. Alessio Saviane che lavora presso il CRA-API, l’unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura del CREA, il più grande ente di ricerca nazionale in agraria, abbiamo scoperto antichi saperi della terra alpagota: la bachicoltura.

Partendo da un’analisi storica si è ricordato che anche in Alpago si procedeva ad allevare il baco da seta connotando anche il paesaggio con la presenza di gelsi e di cui rimangono ancora degli esemplari per esempio a Romascienz e a Sitran, località in comune di Puos d’Alpago.

La gelsicoltura infatti fondamentale per il nutrimento dei bachi, rappresentava un innesto e non uno stravolgimento nel radicato modello produttivo basato su cereali e vino. Inoltre, la manodopera richiesta era di facile reperibilità, potendo essere impiegati le donne, gli anziani e i bambini della famiglia, che non dovevano essere pagati. Il lavoro, sia pur duro, si riduceva poi a circa 30 giorni, concentrati tra aprile e giugno, periodo in cui non erano ancora iniziate le grandi fatiche agricole estive; l’allevamento del baco da seta aveva carattere familiare, integrativo del lavoro agricolo, avvantaggiato anche dalle vicine filande di Vittorio Veneto che risalgono agli inizi dell’Ottocento.

Il relatore ha poi spiegato, avvalendosi di alcune slide molto chiare e alla presenza di campioni portati direttamente da Padova, il ciclo biologico dei bachi fino ad arrivare alla produzione del pregiato filo di seta; un aspetto particolare è stata raccontato da Alessio e rappresentato da quegli impieghi non strettamente manifatturieri della seta e che hanno dell’incredibile: si fa riferimento all’utilizzo della seta per la creazione di microprotesi grazie all’alto grado di biocompatibilità e biodegradabilità oppure per la creazione di gioielli e ancora di particolari membrane per le quali si sta ancora studiando l’impiego migliore.

25 ottobre 2015 - Le foto serata "baco da seta e viticoltura"

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25 ottobre 2015

Chies e le sue montagne


Chies e le sue montagne - La Chiesa di GarnaA Garna d’Alpago, domenica 25 ottobre, al termine della Santa Messa delle ore 11, animata dall’Orchestra d’archi dell’Alpago diretta dal maestro Diego Masutti, nell'ambito della manifestazione Chies e le sue montagne, ci sarà la consegna alla comunità della pala dell’altare maggiore, dedicata alla Madonna con Bambino e Santo Vescovo Nicolò. Restauro reso possibile grazie alla disponibilità dell'associazione Silla Ghedina di Cortina d'Ampezzo.

A Codenzano, invece, a partire dalle 15.30, al via invece gli “Incontri in vigna – Viticultura: risorsa per l’ambiente”. L’agronomo Walter Biasi intratterà i presenti affrontando il tema della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecocompatibilità e nuove strategie.

A seguire è prevista una conferenza sull’allevamento del baco da seta, a cura del dott. Alessio Saviane del C.R.E.A. – Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.