Al via Chies e le sue montagne
L’ottava edizione di “Chies e le sue montagne parte quest’anno con una serata dedicata all’alpinista Giuliano De Marchi, scomparso la primavera scorsa per la caduta in un crepaccio dell’Antelao. La guida alpina Michele Barbiero, infatti, racconterà anche con i filmati martedì 20 ottobre alle 21, presso il ristorante da Mario di Funes, “Più stelle che buio: la grande attraversata del McKinley (6194 mt.).
Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 22 ottobre alle 21, presso il museo naturalistico di Chies d’Alpago: Fabio Padovan ed Ettore Saronide presenteranno “Funghi mortali e piante velenose: riconoscerli per non rischiare”.
Venerdì 23 ottobre alle 21, presso la locanda Barattin di San Martino, la seconda serata dedicata a Giuliano De Marchi sarà condotta dalle guide alpine Oreste Bortoluzzi, Luigi Zampieri e Gianni Olivier, che presenteranno immagini e racconti “Sui sentieri verso la Sentinella Bianca (Aconcagua – 6962 mt.)”.
Sabato 24 ottobre alle 21 a Chies, presso la sala frazionale, Tone Valeruz, il precursore dello sci oltre l’estremo, presenterà “35 anni di discese impossibili” sulle Dolomiti e su tutte le Alpi. Alle 23, presso il bar “Felix”, la serata continuerà con il DJ Crazy.
La tradizionale Santa Messa in vetta sarà celebrata da don Rinaldo Ottone domenica 25 ottobre alle 11 sul Cimon dell’Alpago (cima Lastè, 2247 mt), in collaborazione del Cai, sottosezione Alpago e con la partecipazione del coro Monte Dolada. La celebrazione sarà dedicata al suffragio dell’equipaggio deceduto a causa dell’incidente dell’elicottero 118 “Falco”, dell’agosto scorso. Seguirà il pranzo presso il rifugio Semenza. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a sabato 31 ottobre; per informazioni ci si può rivolgere al numero 349-7105887.
La settimana successiva sono previsti altri cinque appuntamenti, di questa serie di iniziative organizzata nel comune di Chies con lo scopo di valorizzare i paesi di montagna e riflettere sul significato della vita del montanaro.
Martedì 27 alle 21 a Irrighe presso la chiesa-santuario saranno proiettate le diapositive di Armando Aste, ricercatore dell’infinito.
Mercoledì 18 alle 21, presso il bar da “Giosuè” di Codenzano ci sarà una conferenza dal tema “L’anziano nel suo ambiente: come mantenere l’autosufficienza e mirare alla qualità della vita”. Interverrà il primario di geriatria dell’ospedale civile di Belluno, dottor Gianfranco Conati.
Giovedì 29 ottobre alle 21, presso la pizzeria “Teverone” di Lamosano Max “Mahdi” Calderan esploratore di deserti presenterà video e racconti dal titolo “Dall’ambiente montano limitato, all’estremo assluto del deserto”.
Venerdì 30 ottobre alle 21, presso la locanda Zardin di Chies, l’alpinista agordina Alice Prete racconterà con filmati e immagini le arrampicate, le discese di scialpinismo e le spedizioni extraeuropee viste al femminile.
“Chies e le sue montagne si chiuderà sabato 31 ottobre alle 17, presso la locanda Barattin di San Martino, con “Dolomiti-Africa: l’abbraccio della pace”, un incontro riservato ai giovani delle superiori. Interverranno Tatiana Pais Becher e Daniele Giaffredo.
“Nel corso di quasi un decennio, si sono arrampicati lungo le erte che conducono ai nostri paesini veri giganti della storia dell’alpinismo italiano e mondiale”, ha commentato Gianluca Dal Borgo, del comitato organizzatore. “A volte è sembrato perfino impossibile che dai palazzetti e dalle grandi città accettassero di venire a raccontare le loro storie nelle osterie di Codenzano o Funes nomi come quelli di Ignazio Piussi, Manolo, Lino Lacedelli, Mauro Corona, Franco Miotto, Fausto De Stefani, Bruno De Donà, Manrico Dall'Agnola e tanti altri ancora; invece è accaduto.
E assieme a loro, sono giunti nel nostro comune centinaia di spettatori, da ogni angolo della provincia ma anche dalla Marca o dalla Laguna: un vero seguito di afecionados che si rinnova e accetta di accalcarsi all’inverosimile nei bar o nelle piccole sale frazionali, pur di passare una serata ‘fuori dal comune’”.
“I nostri obiettivi – ha concluso Dal Borgo – sono quelli di rivitalizzare almeno per una sera quelle frazioni che, in autunno, cadono in un naturale letargo, e soprattutto di far conoscere anche a chi viene da fuori il nostro territorio alpagoto, la nostra gente, i valori della semplicità e dell’ospitalità che sono alla base di un progressivo sviluppo turistico”.
Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 22 ottobre alle 21, presso il museo naturalistico di Chies d’Alpago: Fabio Padovan ed Ettore Saronide presenteranno “Funghi mortali e piante velenose: riconoscerli per non rischiare”.
Venerdì 23 ottobre alle 21, presso la locanda Barattin di San Martino, la seconda serata dedicata a Giuliano De Marchi sarà condotta dalle guide alpine Oreste Bortoluzzi, Luigi Zampieri e Gianni Olivier, che presenteranno immagini e racconti “Sui sentieri verso la Sentinella Bianca (Aconcagua – 6962 mt.)”.
Sabato 24 ottobre alle 21 a Chies, presso la sala frazionale, Tone Valeruz, il precursore dello sci oltre l’estremo, presenterà “35 anni di discese impossibili” sulle Dolomiti e su tutte le Alpi. Alle 23, presso il bar “Felix”, la serata continuerà con il DJ Crazy.
La tradizionale Santa Messa in vetta sarà celebrata da don Rinaldo Ottone domenica 25 ottobre alle 11 sul Cimon dell’Alpago (cima Lastè, 2247 mt), in collaborazione del Cai, sottosezione Alpago e con la partecipazione del coro Monte Dolada. La celebrazione sarà dedicata al suffragio dell’equipaggio deceduto a causa dell’incidente dell’elicottero 118 “Falco”, dell’agosto scorso. Seguirà il pranzo presso il rifugio Semenza. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a sabato 31 ottobre; per informazioni ci si può rivolgere al numero 349-7105887.
La settimana successiva sono previsti altri cinque appuntamenti, di questa serie di iniziative organizzata nel comune di Chies con lo scopo di valorizzare i paesi di montagna e riflettere sul significato della vita del montanaro.
Martedì 27 alle 21 a Irrighe presso la chiesa-santuario saranno proiettate le diapositive di Armando Aste, ricercatore dell’infinito.
Mercoledì 18 alle 21, presso il bar da “Giosuè” di Codenzano ci sarà una conferenza dal tema “L’anziano nel suo ambiente: come mantenere l’autosufficienza e mirare alla qualità della vita”. Interverrà il primario di geriatria dell’ospedale civile di Belluno, dottor Gianfranco Conati.
Giovedì 29 ottobre alle 21, presso la pizzeria “Teverone” di Lamosano Max “Mahdi” Calderan esploratore di deserti presenterà video e racconti dal titolo “Dall’ambiente montano limitato, all’estremo assluto del deserto”.
Venerdì 30 ottobre alle 21, presso la locanda Zardin di Chies, l’alpinista agordina Alice Prete racconterà con filmati e immagini le arrampicate, le discese di scialpinismo e le spedizioni extraeuropee viste al femminile.
“Chies e le sue montagne si chiuderà sabato 31 ottobre alle 17, presso la locanda Barattin di San Martino, con “Dolomiti-Africa: l’abbraccio della pace”, un incontro riservato ai giovani delle superiori. Interverranno Tatiana Pais Becher e Daniele Giaffredo.
“Nel corso di quasi un decennio, si sono arrampicati lungo le erte che conducono ai nostri paesini veri giganti della storia dell’alpinismo italiano e mondiale”, ha commentato Gianluca Dal Borgo, del comitato organizzatore. “A volte è sembrato perfino impossibile che dai palazzetti e dalle grandi città accettassero di venire a raccontare le loro storie nelle osterie di Codenzano o Funes nomi come quelli di Ignazio Piussi, Manolo, Lino Lacedelli, Mauro Corona, Franco Miotto, Fausto De Stefani, Bruno De Donà, Manrico Dall'Agnola e tanti altri ancora; invece è accaduto.
E assieme a loro, sono giunti nel nostro comune centinaia di spettatori, da ogni angolo della provincia ma anche dalla Marca o dalla Laguna: un vero seguito di afecionados che si rinnova e accetta di accalcarsi all’inverosimile nei bar o nelle piccole sale frazionali, pur di passare una serata ‘fuori dal comune’”.
“I nostri obiettivi – ha concluso Dal Borgo – sono quelli di rivitalizzare almeno per una sera quelle frazioni che, in autunno, cadono in un naturale letargo, e soprattutto di far conoscere anche a chi viene da fuori il nostro territorio alpagoto, la nostra gente, i valori della semplicità e dell’ospitalità che sono alla base di un progressivo sviluppo turistico”.