16 ottobre 2012

Chies e le sue montagne - 16 ottobre 2012

La storia dell’arrampicata in Cadore. Sarà il Gruppo Rocciatori Ragni di Pieve a raccontarla, attraverso la testimonianza diretta degli alpinistiIcio Dall’Omo, Diego Tabacchi e Angelo De Polo. Non mancheranno i video a supporto del racconto. L’appuntamento è per martedì 16 ottobre, a partire dalle 21.00, ad Irrighe, presso il ristorante da Mario.

Il gruppo rocciatori Ragni (www.grupporagni.it) nasce il 19 Settembre 1945 ad opera della guida alpina Duilio De Polo. Nove sono i soci fondatori. Presidente e “anima” del gruppo alpinistico fu la guida alpina Duilio De Polo.

L’attività alpinistica dei primi anni fu molto intensa, soprattutto incentrata sulle Marmarole dove Ragni aprirono diverse vie nuove. Da ricordare il 3 agosto 1947 la via nuova sulla inviolata parete Est della Torre dei Sabbioni aperta al terzo tentativo da De Polo e Cortellazzo. (200 m di 5° e 6° grado). Lo stesso giorno cade sul campanile Dimai il Ragno Gemolo Cimetta detto “Cif”. Nel periodo invernale i Ragni si cimentano anche con la “guidoslitta” (bob su strada) da cui nacque poi il Bob Club Ragni che divenne in seguito Bob Club Pieve di Cadore e nell’attività sciistica con la partecipazioni a molte competizioni. Con i primi anni cinquanta l’attività dei Ragni va scemando fino alla completa cessazione, causa anche la prematura morte di Duilio De Polo sulla pista di bob di Cortina nell’inverno 1955.

Il 5 agosto 1979, Nel solco della tradizione del primo gruppo storico, “rinasce” il nuovo Gruppo Rocciatori Ragni. Viene mantenuto lo stesso simbolo rappresentato dal ferro di una piccozza, il ragno a sette gambe sulla ragnatela ed il sole. In oltre vent’anni di attività, il gruppo si è distinto particolarmente nell’alpinismo “di punta” con l’apertura di centinaia di vie nuove. I gruppi maggiormente interessati dall’apertura di vie nuove sono stati: Spalti di Toro, Sorapiss, Antelao, Civetta, ma soprattutto le Marmarole.

Molta attenzione è stata posta alla scuola di alpinismo e di sci alpinismo, continuo e necessario vivaio di giovani arrampicatori. Per questo i Ragni hanno collaborato con la sezione del CAI di Pieve di Cadore nell’organizzazione di tredici corsi roccia e nove corsi di sci alpinismo. I Ragni sono attualmente 51 tra cui figurano 12 istruttori CAI (IA, ISA e AIAL) e quattro guide alpine. Anche le spedizioni hanno avuto un ruolo importante nella vita dell’Associazione. Ricordiamo le varie partecipazioni di alcuni nostri componenti in Groenlandia, Patagonia e nella prima spedizione “tutta Ragni” nel 1995 in Turchia nel gruppo del Tauro.

Molto interessanti anche le esperienze di “sci ripido” nelle Marmarole, con discese dalla vetta della Croda dell’Arbel, Croda De Marchi e Croda di Somprade. Anche l’attività culturale ha avuto ampio spazio nelle iniziative dei Ragni nell’ottica di divulgazione e conoscenza dell’alpinismo: collaborazione con le riviste specializzate (locali e nazionali), organizzazione di serate di diapositive con alpinisti, eccetera. Nel 1994 è stata inoltre organizzata una mostra dedicata agli ultimi 50 anni di alpinismo a Pieve di Cadore. Il Gruppo Ragni fa parte integrante della Stazione del Soccorso Alpino di Pieve di Cadore e della Stazione Centro Cadore

Chies e le sue montagne - 16 ottobre 2012

Chies e le sue montagne: i ragni di pieve di cadoreChies e le sue montagne: i ragni di pieve di cadore
Chies e le sue montagne: i ragni di pieve di cadoreChies e le sue montagne: Barattin Gianpietro

Chies e le sue montagne - 16 ottobre 2012

I "Ragni" protagonisti a Irrighe

Chies e le sue montagne: i ragni di pieve di cadoreL'undicesima edizione di "Chies & le sue montagne" fa ritorno nei luoghi della tradizione come le piccole osterie del comune di Chies.

Dopo la parentesi sportiva di domenica 14 ottobre con la corsa non competitiva lungo la Val Salatis, martedì 16 location per la serata alpinistica è stato il bar da Mario di Irrighe.

Protagonista il "gruppo rocciatori ragni" di Pieve di Cadore, con 3 dei suoi attuali elementi: Angelo D Polo (presidente), Diego Tabacchi e Maurizio "icio" Dall'Omo.

L'introdizione della serata è stato affidato alle parole di Maudi De March, ideatore 11 anni fa assieme a Gianluca Dal Borgo della rassegna e scomparso quest'estate nella tragedia del Cridola, assieme ad Andrea Zanon e David Cecchin. Nel numero estivo della rivista "le dolomiti bellunesi" Maudi scrisse le sue impressioni a caldo sui primi 10 anni di "Chies e le sue montagne", risultato ora una sorta di passaggio di testimone, come detto dal sindaco di Chies Loredana Barattin, a coloro che continuano a far vivere e dar respiro alla manifestazione.

Chies e le sue montagne: i ragni di pieve di cadoreSi è entrati poi nel vivo della serata, lasciando la parola ai tre ospiti e alla visione del video che racconta la storia dei Ragni di Pieve di Cadore, dalle sue origini (1945) ai giorni nostri. Nata infatti come società sportiva che svolgeva attività diverse come la corsa, lo sci ed il bob è andata poi convogliando le proprie forze nell'attività alpinistica in particolar modo sulle montagne di casa come le Marmarole, il Sorapiss o la vicina Civetta, fino alla partecipazione di alcuni suoi componenti a spedizioni extraeuropee.

Toccanti e ricche di emozioni le riflessioni finali di "icio" Dall'Omo sul suo rapporto diretto con la montagna, il suo amore senza fine per essa e della sua personale visione del concetto di destino e fortuna che spesso ripropone.

Il dibattito è stato gestito da Simone Favero, uno dei curatori delle ultime edizioni di "Oltre le vette", a riprova dell'amicizia tra le due manifestazioni che han come comune denominatore: la montagna e tutto ciò a cui ad essa è collegato. Amicizia e collaborazione che saranno suggellate sabato 20 ottobre sulla cima del Col Mat, con la consueta santa messa che andrà anche a chiudere l'edizione numero undici di "Chies e le sue montagne".