La Motivazione dell'assegnazione del Premio Paolo Valenti 2009
A GIOVANNI BENVENUTI detto NINO, la classe e l’eleganza nell’arte pugilistica
Un oro Olimpico, un titolo italiano dei pesi medi, un titolo europeo nella stessa categoria, il doppio titolo mondiale fra il 1967 e il 1970 e una breve parentesi come campione mondiale superwelter nel 1966. Un palmares di tutto rispetto: centoventi incontri da dilettante e uno solo perso; novanta incontri da professionista, di cui ottantadue vittorie (35 per KO), un pareggio e sette sconfitte.
Tra i pochi non nativi americani ad aver conquistato e difeso più volte il titolo mondiale dei pesi medi nella storia del pugilato mondiale. Traguardi che lo hanno portato ad essere iscritto nella International Boxing Hall Of Fame nel 1996. Un monumento dello sport italiano e mondiale.
Sudore, sacrifici e tanta passione le sole armi usate per raggiungere i vertici mondiali di uno sport duro ma, al contempo, semplice e affascinante.
La classe, l’eleganza e la dignità gli elementi naturali che hanno illuminato la sua lunga e prestigiosa carriera pugilistica.
La popolarità, la simpatia, la carica umana, gli strumenti messi a disposizione per promuovere il nome e l’immagine del pugilato e non solo in Italia e nel mondo.
Qualità che gli hanno permesso, ben oltre le stagioni dell’agonismo, di essere uno degli esempi dello sport italiano nel mondo, un chiaro punto di riferimento per tutti i giovani che si avvicinano alla pratica sportiva.
Le sue qualità umane, già evidenziate nell’attività agonistica, il suo testimoniare con gioia l’impegno nello sport, l’appassionarsi convinto ad iniziative di solidarietà, lo indicano come una autentico “numero uno”, incarnando i principi cari a Paolo Valenti e rendendolo meritevole dell’assegnazione del premio alla sua memoria.
Il Presidente del Comitato - Vittorio Mares
Il Presidente della Commissione - Ennio Soccal