Chies e le sue montagne - 20.10.2015

20 ottobre 2015 - Elbrus

SALA STIPATA PER L’ELBRUS

Chies e le sue montagne: ElbrusIl secondo appuntamento serale e primo di natura alpinistica della quattordicesima rassegna di “Chies e le sue montagne 2015” si è svolto martedì 20 ottobre all’Osteria a l’Estro di Irrighe: tema della serata l“Ascensione all’Elbrus – South Face 5.642 m.s.l.m., la più alta vetta d’Europa”.

La spedizione, organizzata nel 2014 per festeggiare i 140 anni di fondazione della Sezione cadorina del Cai di Auronzo, ripercorre anche la prima ascensione all'Elbrus avvenuta 140 anni fa che ha visto come protagonisti Florence Crauford Grove, Frederick Gardiner, Horace Walker e la guida Peter Knubel.

Per il CAI hanno partecipato: Massimo Casagrande, Matteo De Martin, Marco Larese De Pol, Siro Maschio, Alex Pivirotto, Rosanna Quandel, Paolo Sonaggere, Giuseppe Zandegiacomo e Renato Zandegiacomo.

Presenti alla serata il Presidente della sezione Massimo Casagrande che ha introdotto la spedizione e l’alpinista guida alpina Alex Pivirotto; hanno raccontato l’esperienza con l’ausilio di un filmato che è stato girato durante i giorni di ascensione ma anche i momenti precedenti e successivi alla conquista della cima.


Chies e le sue montagne: ElbrusPartiti nel mese di agosto la vetta è stata raggiunta dall’intero team il 31 dello stesso mese dopo diversi giorni passati tra avvicinamento e acclimatamento che si rendono necessari a queste quote.

Nel video, presenti anche delle interviste ai componenti della squadra, una volta raggiunto l’obiettivo della vetta, e per molti di loro la sensazione di vedere l’orizzonte tondeggiare è equivalso al rendersi conto di essere sopra una delle vette più alte d’Europa, una sensazione impareggiabile.

La presenza di rottami di guerra e cimeli nelle riprese eseguite ha fatto comprendere quanto questi territori siano stati anche teatro di guerra.

Sala stipata per la presenza di numerose persone, appassionate e non, accorse ad ascoltare gli ospiti i quali sono stati omaggiati, alla fine, delle fascette di lana confezionate a mano, simbolo ormai della manifestazione.

La serata si è conclusa con una bicchierata di ringraziamento e di buon auspicio per il prosieguo della kermesse.

20 ottobre 2015 - Le foto serata "Ascensione all'Elbrus"

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20 ottobre 2015

Chies e le sue montagne - Ascensione all'Elbrus


Il Cai di Auronzo e la spedizione sull'ElbrusIl secondo appuntamento della rassegna Chies e le sue montagne si svolgerà martedì 20 ottobre.

Alle 21, all’Osteria a l’Estro di Irrighe  è in programma la serata dal tema “Ascensione all’Elbrus – South Face 5642 mt, la più alta vetta d’Europa.

La spedizione è stata organizzata nel 2014 per festeggiare i 140 anni di fondazione della Sezione Cadorine del Cai di Auronzo (1874-2014) e coincidenza vuole che fosse anche il 140^ anniversario della prima ascensione all'Elbrus (28 luglio 1874 Cima ovest: Florence Crauford Grove, Frederick Gardiner, Horace Walker e la guida Peter Knubel).

La spedizione del Cai di Auronzo sulla cima dell'ElbrusPer il CAI hanno partecipato: Massimo Casagrande, Matteo De Martin, Marco Larese De Pol, Siro Maschio, Alex Pivirotto, Rosanna Quandel, Paolo Sonaggere, Giuseppe Zandegiacomo e Renato Zandegiacomo.

Alla serata di Irrighe interverranno due dei protagonisti: Massimo Casagrande, Presidente del CAI auronzano, e Alex Pivirotto, guida alpina.


L’EL’BRUS

Il monte El'brus è la vetta più alta della catena del Caucaso e della Russia. Secondo alcuni è il massiccio più elevato d'Europa e pertanto una delle Seven Summits del Pianeta. Il nome significa picchi gemelli, per la presenza di due cime quasi uguali per altezza: la cima orientale è alta 5.621 m, quella occidentale (la più elevata) 5.642 m s.l.m. Secondo altri, invece, il nome significa cima conica. Fa parte della lista delle Sette meraviglie della Russia.

L'ElbrusLa montagna si trova nella sezione centrale della catena, a circa 65 km a S-SW della città di Kislovodsk, nella repubblica della Kabardino-Balkaria (Russia). Anche se la cresta principale del Caucaso si trova al confine tra Russia e Georgia, le due vette dell'El'brus sono interamente poste in territorio russo.

L'El'brus è da taluni considerato la vetta più alta d'Europa: è il caso, ad esempio, del mondo alpinistico internazionale che inserisce l'El'brus tra le "Seven Summits", le sette vette più alte di ciascun continente, escludendo così il Monte Bianco. Una opinione diffusa tra alcuni geografi è però che il Caucaso sia una regione - da un punto di vista geografico - interamente asiatica: il confine fra Europa e Asia correrebbe infatti più a nord, lungo la depressione del Kuma-Manych, sulla base degli studi geografici di Philip Johan von Strahlenberg ufficializzati nel 1730 dalla zarina Anna I di Russia.

Geologicamente, l'El'brus è un antico vulcano spento, l'ultima eruzione avvenne Approssimativamente 2.000 anni fa.

Gli antichi chiamavano questo monte Strobilus e nella mitologia era considerato il luogo in cui era stato incatenato Prometeo. Gli Arabi lo chiamavano Gebel-as-Suni (il monte delle lingue).

Il monte El'brus è coperto da nevi eterne, che alimentano numerosi ghiacciai (da 20 a 50 secondo le diverse fonti).

L'ElbrusLa prima ascensione della vetta ovest, la più alta, fu compiuta il 28 luglio 1874 da Florence Crauford Grove, Frederick Gardiner, Horace Walker e la guida Peter Knubel.

La cima est, leggermente più bassa (5.621 m s.l.m.), fu scalata per la prima volta nel 1829 da una spedizione caracai guidata da Сhilar Сhačirov. I primi alpinisti occidentali a raggiungere la cima est furono gli inglesi Adolphus Warburton Moore, Charles Comyns Tucker e Douglas Freshfield nel 1868.

Il 17 agosto 1942 vi arrivarono piccole unità naziste, durante l'Operazione Blu mirata alla conquista del Caucaso.



Le cronoscalate e ascese rapide dell'El'brus

Ai tempi dell'Unione Sovietica le ascese rapide dell'El'brus si svolgevano sui tratti stazione «Mir» — Rifugio 11 e Rifugio 11 — forcella. Nell'ambito di queste competizioni si selezionavano gli alpinisti che avrebbero poi partecipato a spedizioni nell'Himalaya. La montagna era perfettamente conosciuta da tutti gli alpinisti seri, comodamente situata, e abbastanza alta per fare gli allenamenti. Queste competizioni erano molto prestigiose, i partecipanti erano i più forti alpinisti dell'URSS. A quei tempi le scalate sulle cime di categoria «2А» erano considerate come tappe indispensabili della preparazione.

L'ElbrusAttualmente l'El'brus è il centro dell'alpinismo caucasico. Gli alpinisti di molti paesi lo considerano come una vetta piuttosto importante nella loro stagione. La montagna è diventata parte del prestigioso programma internazionale 7 Cime, che prevede l'ascesa di tutte le cime più alte di tutti i continenti. Oggi l'El'brus è diventato ancora più facile: per raggiungere le falde della montagna non c'è più bisogno di avere un permesso speciale e la strada che passa sulla gola del monte Baksan è sicura e accessibile a tutti. Poco lontano dalla funivia Botte sono situati comodi alberghi, il vecchio Rifugio e una nuova costruzione al di sopra del Rifugio. Tutto questo rende la montagna ancora più accessibile. Giorno dopo giorno i gruppi di alpinisti da tutto il mondo che cercano di salire sull'El'brus diventano sempre più numerosi. Ma gran parte di queste ascese sono dilettantistiche, gli eventi di grande valore sportivo sono rarissimi. Ma solo 15-20 anni fa i pendii dell'El'brus erano ancora considerati come preparazione per grandi ambizioni alpinistiche.

Il primo a creare le prospettive per questo tipo di competizioni fu Vladimir Baliberdin. Nell'autunno del 1987 fu proprio lui a organizzare la prima cronoscalata — dal Rifugio 11 fino alla cima orientale. La scelta del periodo della gara (la metà del mese di settembre) non era casuale. Questo periodo è il più adatto per le ascese perché tutto il ghiaccio si è praticamente sciolto e il percorso sulla neve è molto più sicuro rispetto a quello ghiacciato. L'evento si è svolto più volte fino all'anno 1990. L'ultima competizione è stata vinta nel 1990 da Anatoly Bukreev con il tempo di 1 ora e 47 minuti (percorso dal Rifugio 11 alla cima occidentale).

Grazie alla popolarità degli sport estremi, alla crescita del numero di alpinisti che si nota ultimamente in Russia e nei paesi ex-sovietici, alle migliori infrastrutture e all'esperienza delle guide, è stata resa possibile la rinascita delle tradizioni di seri eventi sportivi degli anni passati. Nel 2005 la Russianclimb.com e l'agenzia Top Sport Travel (di cui sono direttori i fratelli Nikolay e Alexey Shustrov, partecipanti alle prime competizioni organizzate da Baliberdin) hanno deciso di organizzare la prima gara EL'BRUS RACE dal campo base Botte fino la cima occidentale (5642 m).

L'ElbrusNel 2006 hanno partecipato alla EL'BRUS RACE i migliori atleti: Denis Urubko (Kazakhstan), Sergej Selverstov (Kirgistan), Alexander Kerimov (Kirgizistan), Sergej Surmonin (Russia). Per la prima volta gli sportivi hanno gareggiato sul tracciato con un dislivello di oltre 3000 metri – dalla falda El'brus Azau 2400 m, fino la cima occidentale 5642 m. Il vincitore è stato l'alpinista kazako Denis Urubko con il tempo eccezionale di tre ore 55 min 58 s, record del mondo assoluto. Altri partecipanti hanno affrontato il tracciato da Garabaši (3900 m) alla cima occidentale (5642 m). Fra le donne il miglior tempo è stato realizzato da Svetlana Šaripova (Kazakhistan) - 3 ore 21 min. 29 sec.

La successiva competizione del 2007 si è svolta ugualmente sui due tracciati – lungo e corto. Il vincitore sul tracciato lungo è stato Semen Dvorničenko (Kirgisia), col tempo di 4 ore e 18 minuti. Il miglior tempo sul tracciato corto è stato quello di Roman Gubaev (Russia) con 2 ore e 51 minuti.

La popolarità della competizione sta notevolmente crescendo. Oggi www.elbrusrace.ru è diventato un importante evento internazionale.