Chies e le sue montagne - 30.10.2016

50° DELL'ALLUVIONE IN ALPAGO

IMPORTANTE OPERARE CON PROGRAMMAZIONE E PREVENZIONE

Chies e le sue montagne: Luigi Dal PaosUltimo appuntamento con la rassegna “Chies e le sue Montagne” domenica 30 ottobre a Chies d’Alpago, con una conferenza dedicata ai cinquant’anni dall’alluvione del 3 novembre 1966 che colpì gran parte della nostra regione.

Ospite della serata l’ingegner Luigi D’Alpaos, professore emerito di idraulica all’università di Padova.

Dopo i saluti iniziali del vice sindaco del comune di Chies d’Alpago Paolo Zanon e della dott.ssa Vera Bortoluzzi, il professor D’Alpaos ha ricordato quel tragici momenti di cinquant’anni fa come la più grande alluvione che si sia mai registrata, soprattutto per la quantità d’acqua che si è riversata sul nostro territorio nel giro di 36 ore.

Gran parte del territorio veneto fu colpito: dalla montagna alla pianura, dal Tagliamento, al Livenza, al Piave, al Brenta-Bacchiglione, all’Adige. Frane e colate di terra e fango che travolsero case, strade, ponti ed esondazioni nella pianura.

Eventi di questa importanza si registrano con frequenza e non sono una novità per i nostri territori: ricordiamo la piena del 1882, la piena del Po del 1951 ed altri eventi che si ripetono periodicamente ed in questi ultimi anni sempre più spesso a causa anche del cambiamento del nostro clima che provoca fenomeni sempre più intensi e violenti concentrati in poche ore.

Chies e le sue montagne: Luigi Dal PaosSecondo D’Alpaos, quando si verificano eventi di questa portata, l’uomo non sempre ha i mezzi e la forza di difendersi; ma possono essere costruire delle opere che permettono di ridurre i danni provocati.

Dal 1966 poco si è fatto, secondo D’Alpaos, soprattutto è stata disattesa la relazione di una commissione nominata appositamente, la commissione De Marchi, che aveva indicato alcune opere da eseguire per difendere soprattutto la pianura dalle piene che periodicamente si manifestano.

L’auspicio è che, come per le altre calamità naturali, si operi con programmazione e prevenzione senza aspettare l’evento tragico ed essere costretti poi a dover intervenire a curare l’emergenza, riparare i danni e piangere le vittime umane.

 

RESTITUITA LA PALA DEL FRIGIMELICA

RESTAURATA GRAZIE ALLA FONDAZIONE SILLA GHEDINA

Chies e le sue montagne: la pala del Frigimelica restaurataSplendida giornata, sia dal punto di vista meteorologico, che dal punto di vista contenutistico, quella di Lamosano, in chiusura della tradizionale manifestazione Chies e le sue montagne.

La cornice delle splendide vette dell'Alpago immerse in un cielo terso ha ospitato nella mattinata lo svelamento dell'opera del Frigimelica, patrimonio pittorico della Chiesa parrocchiale di San Lorenzo diacono e martire in Lamosano, che racconta l'Ultima Cena tra Gesù e i suoi discepoli.

L'opera di fine cinquecento, attribuita con certezza all'artista di origine Padovana, da qualche mese era in fase di restauro presso
lo studio La.re.co di Vittorio Veneto, affidata alle abili e sapienti mani della restauratrice dottoressa Paola De Santis. Il lavoro che ha dato esito straordinari è stato possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Silla Ghedina di Cortina d'Ampezzo e ai numerosi contributi di enti e privati cittadini del luogo. La riconsegna del dipinto alla sua comunità è avvenuta nel contesto di una Chies e le sue montagne: la pala del Frigimelica restauratacelebrazione eucaristica presieduta dal parroco e solennizzata dal canto del coro di Chies e Lamosano, alla presenza dell'Amministrazione comunale e del Presidente della Fondazione Gianquinto Perissinotto.

A commento dell'opera è intervenuta la storica dell'arte Caterina De March. Nei prossimi giorni il maestoso dipinto ritroverà la sua originaria collocazione nella controfacciata della Chiesa di Lamosano, dove sarà possibile ammirarlo in tutto il suo originario splendore.

L'occasione di festa ha portato i partecipanti a concludere la mattinata con un pranzo presso la Locanda San Martino, anch'essa in fase di restauro edilizio, già nota per la qualità del cibo e l'ottimo servizio. Dal prossimo anno , al termine dei lavori, amplierà l'eccellente servizio gastronomico, con un offerta recettiva a 360 gradi.

30 ottobre 2016

Chies e le sue montagne


Chies e le sue montagne - Luigi d'AlpaosA Lamosano, domenica 30 ottobre, al termine della Santa Messa delle ore 11, animata dal coro parrocchiale di Chies-Lamosano, nell'ambito della manifestazione Chies e le sue montagne, ci sarà la riconsegna alla comunità della tela tardo cinquecentesca di Francesco Frigimelica. Restauro reso possibile grazie alla disponibilità dell'associazione Silla Ghedina di Cortina d'Ampezzo.

A Chies, invece, alle 17.30, a chiudere la XV° edizione di Chies e le sue montagne, il teatro minimo ospiterà un incontro sul tema: “50° dell’alluvione in Alpago. Un giorno, ospite inatteso arrivò l’alluvione”. Ricordi di un ingegnere su una battaglia perduta 1966-2016Moderato da Vera Bortoluzzi, interverrà Luigi. D’Alpaos, Prof. Emerito di idraulica dell’Università di Padova.