SERATA ESTREMA CON LUCIANO DE CRIGNIS
Alla Locanda San Martino, nell'omonima frazione, si è svolta venerdì 22 ottobre la terza serata di Chies e le sue montagne, appassionante manifestazione che ogni anno ci regala delle sane emozioni e dei bei momenti in compagnia di personaggi speciali. C’è stata anche una piacevole novità per quanti non hanno trovato posto: la riproduzione video in diretta su uno schermo situato nella sala adiacente.
Fin dalle prime parole introduttive si percepisce che l’ospite della serata, Luciano De Crignis, è un uomo semplice, “genuino”, che ama e rispetta la montagna.
La passione per la neve nasce in lui fin da bambino; trascorre l’infanzia ai piedi delle Alpi Carniche in un piccolo paesino e già dall’età di 20 anni parte per lo Stelvio e da lì inizia la sua avventura di sciatore, grande maestro di sci per i più giovani e Guida Alpina. Trent’anni di sci dove impara a conoscere la neve, a “leggerla come un libro” per poterla interpretare in ogni momento, perché “la neve è un elemento in continua trasformazione” e non ci si può permettere di farsi trovare impreparati…soprattutto su pendii ripidi!!
Sin dal primo filmato appare chiaro il suo rapporto simbiotico con la natura che lo circonda. L’agilità, la scioltezza, la concentrazione e la resistenza sono caratteristiche innate di questo piccolo grande uomo che si allena costantemente e studia l’ambiente in cui vive per entrare a farne parte. La sua è una “voglia selvaggia e insaziabile” mirata a far capire anche ai più giovani che l’importante non è tanto il gesto tecnico, quanto il saper apprezzare le bellezze del proprio territorio.
Le avventure di Luciano si ispirano a un mito, Sylvain Saudan, detto lo sciatore dell’impossibile, che incontrerà alcuni anni più tardi prima di ripetere una sua discesa sul Canalone Marinelli nella parete Est del Monte Rosa.
Il primo filmato proposto all'attenta platea, dal titolo “Vorrei essere lassù”, narra della sua impresa sul Monte Canin nel ’96, quando riuscì a portare a termine nello stesso giorno due discese su pendii superiori ai 50°. La ripresa dall’elicottero svela un puntino nero in una sconfinata distesa di neve e roccia, ma quando l’inquadratura lo coglie lateralmente capiamo quanto inclinata fosse quella parete e quanto a malapena gli sci la sfiorassero.
Nei filmati successivi si racconta la discesa della parete Est del Pizzo Collina nelle Alpi Carniche e quella che lo vede con l’amico Fabio, 15 anni più giovane di lui, scendere per 3000mt lungo il canalone Marinelli, proprio come Saudan 40 anni prima. Una serie di vicissitudini fece coronare ai due questo sogno con 10 anni di ritardo…ma con estrema soddisfazione.
Dopo una serata così non si può che uscire con il naso all’insù per ammirare i nostri bei monti illuminati dal bagliore della luna e pensare alla stagione invernale che sta per arrivare! (Roberta Dal Borgo)