Chi è Marino Bartoletti

Marino Bartoletti

Marino BartolettiMarino Bartoletti è nato a Forlì il 30 gennaio del 1949. Giornalista professionista dal ‘74, laureato in giurisprudenza con una tesi sulla Responsabilità penale del direttore di giornale, muove i primi passi nel mondo della carta stampata all’età di 19 anni, collaborando alle pagine locali del Resto del Carlino, poi nel 1971 entra a far parte della redazione del “Guerin Sportivo” diretto da Gianni Brera e nel 1973 è assunto al “Giorno”, dove rimane per quasi un decennio seguendo come inviato le maggiori manifestazioni sportive (Olimpiadi, Mondiali di calcio e di Formula Uno e così via).

Dopo una breve parentesi all’“Occhio” di Maurizio Costanzo, la sua carriera si sviluppa intensissima su due fronti: televisivo (nel 1982 viene chiamato – dopo una prima, breve collaborazione con la RAI – a condurre Il Processo del Lunedì) e della carta stampata (torna al Guerin Sportivo come inviato di punta).

Nel 1982 Aldo Biscardi gli affida la conduzione del “Processo del Lunedì” e poi nel 1984 Tito Stagno lo sceglie per la conduzione della “Domenica Sportiva”. La sua esperienza prosegue poi in Fininvest, dove crea le prime trasmissioni sportive del gruppo (in particolare “A tutto campo”), fino al 1987, quando assume la direzione del “Guerin Sportivo”, portandolo a record di tiratura e di vendita mai più ripetuti.

Nel 1990 torna in Fininvest, dove fra l’altro idea e conduce “Pressing”, in compagnia di Kay Sandvick, che poi affiderà a Raimondo Vianello.


Marino Bartoletti e Fabio FazioNel 1993 è di nuovo in Rai con quella che forse è la sua più fortunata creatura, “Quelli che il Calcio”, per la quale punta sulla verve di Fabio Fazio. In coppia con Gene Gnocchi torna anche a condurre il “Processo del Lunedì” e quindi, a fine ’94, viene designato alla direzione della Tgs, la testata giornalistica sportiva della Rai: è lui a riportare sulla tv di Stato il Giro d’Italia e i Mondiali di Formula Uno e di motociclismo.

Lasciato l'incarico all'inizio del 1997, mantiene i suoi impegni in video con Quelli che il calcio e si dedica successivamente anche alla radio lanciando, la domenica mattina, Vip Parade, trasmissione di musica, sport e ricordi. Nell'estate del 1997 fonda Calcio 2000, un mensile che racconta le grandi storie dello sport.

Nel 1999 – andando oltre le sue formazione professionale di matrice sportiva – guida su commissione del “Sole 24 Ore” il gruppo di lavoro che realizza “Radio 24”, prima emittente italiana di sola informazione, e in più è il curatore e l’ideatore dell’“Enciclopedia Panini del Calcio Italiano”. Nel 2001, dopo otto edizioni consecutive, lascia la conduzione di “Quelli che il calcio” e assume la direzione editoriale delle attività multimediali di HdPnet, new media company del gruppo Rcs. Nel 2002 viene nominato direttore scientifico dell’Enciclopedia Treccani dello Sport.

In questi anni si è aggiudicato tutti i premi più prestigiosi di giornalismo, non solo sportivo. È Commendatore al merito della Repubblica Italiana. Tra i suoi grandi hobby, la musica leggera italiana degli Anni 60, il ciclismo e l'ippica. È membro della commissione interministeriale per la riforma dello Sport nella scuola.