In 3684 hanno preso parte al Giro del Lago, Drago compreso
Nella pedalata solidale raccolti oltre 18 mila euro per la Via di Natale di Aviano
Il sole a picco sulla conca dell’Alpago ha fatto brillare il bacino lacustre di Santa Croce e messo in luce i 3684 cuori che si sono uniti nel pedalare per la solidarietà per la Via di Natale di Aviano. Tanti erano questa mattina i partecipanti alla 17^ edizione del Giro del lago organizzata dal Comitato Alpago 2 Ruote & solidarietà.
«Questo significa che potremo dare 18.420 euro ai malati di cancro e alle loro famiglie ospitati nella struttura pordenonese» ha detto il presidente onorario, Vittorio Mares. Tra i partecipanti c’era anche chi da una recente malattia al polmone è riuscito a ricavare una forza superiore a prima, Massimo Tosini.
Guest star della giornata è stato, però, l’ormai famoso drago del lago di Santa Croce, che ha seguito i numerosi partecipanti, con la lingua fuori, tutto verde e oro, riprodotto fedelmente in cartapesta e a sorpresa da alcuni alpagoti. Tra le curiosità si potevano trovare lungo il percorso monocicli, minibike, diversi tandem, biciclette in legno. Nemmeno “fido” quest’anno è rimasto a casa: c’è chi l’ha portato su un apposito rimorchio e chi l’ha messo sul seggiolino sotto un mini-ombrellone.
Il via è stato salutato poco dopo le 10 dai fumogeni tricolori di Giannangelo Dal Borgo. Pronti sui nastri di partenza c’erano poi decine di handybike del Triveneto, grazie alla collaborazione dell'Assi di Oscar De Pellegrin, più i rappresentanti dei cinque Comuni dell’Alpago e il sindaco di Ponte nelle Alpi, tutti con indosso le fasce tricolori.
Hanno percorso i 17 km del Giro i consiglieri regionali, Sergio Reolon e Dario Bond, l’assessore allo sport della Provincia di Belluno, Lorenza De Kunovich, il consigliere di Veneto Strade, Quinto Piol, il presidente di Dolomiti turismo, Renzo Minella, mentre è spettato al presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin, dare il benvenuto a chi arrivava da Camerun, Francia e dalla più vicina Bolzano, dando inizio alla ciclo-pedonata.
Un inizio segnato questa volta non dal tradizionale tricolore, bensì dalla bandiera della Provincia, a segnalare ancora una volta il bisogno di autonomia di Belluno. Ci sono voluti quasi 10 minuti perché la piazza papa Luciani si svuotasse e anche l’ultimo iscritto iniziasse la sua pedalata.
E’ tornato in Alpago anche il trevigiano Fulvio Marotto, che dopo un incidente che ha compromesso l’uso di una parte dei suoi arti, grazie alle sue abilità di meccanico e al suo ingegno ha costruito apposite protesi oltre che per camminare, per andare in moto, sui pattini come lo scorso anno o in bicicletta, come, invece, ha fatto in questa edizione.
«I primi arrivati hanno “bruciato” i 17,4 km del percorso in soli 28 minuti - ha ricordato il presidente del Comitato Alpago, Ennio Soccal - ma noi non facciamo distinzioni o classifiche perché quello che davvero conta è essere riusciti ancora una volta a trovare risorse per aiutare chi vive un momento di sofferenza, sapendo che potrebbe toccare ognuno di noi»
Il Giro del lago è stato quest’anno anche un modo per incentivare la mobilità sostenibile e gli showmen di Improvvirus, per conto della Provincia, hanno distribuito apposite brochure.
Ad attendere i partecipanti, vestiti di tutto punto con la maglietta d’autore con stampate le formiche di Fabio vettori, alla fine della gara non competitiva, presso i campi della Comunità Montana dell’Alpago a Puos, sono stati i cuochi del Calcio Alpago, con un enorme spiedo.