Il pallone d’una volta raccontato da Desolati: «Più tecnica, meno corsa»

L’ex attaccante viola è ritornato, a distanza di un anno, nella Conca, per promuovere ancora una volta i temi della solidarietà e dello sport come palestra di vita. La serie di appuntamenti, organizzati dal Comitato Alpago 2 Ruote&Solidarietà, dall’amministrazione e dalle associazioni di Farra per la raccolta di fondi a favore di Casa Tua Due di Belluno, avrebbe dovuto proseguire stasera con Franco Ligas, noto giornalista Mediaset.
Purtroppo l’incontro è stato annullato perché, come ha spiegato lo ste

Mescolando ricordi biografici a riflessioni sullo sport, il toscanaccio nato in Belgio da emigranti italiani ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico parlando del padre che «tornava a casa tutte le sere col "rimmel", come le donne: era il segno della miniera», ma anche di un giovanissimo Claudio calciatore che «aveva un solo paio di scarpette, e le lucidava ogni sera. Così per tutta la carriera. Oggi i calciatori hanno persino chi gliele pulisce, e i ragazzini usano quelle firmate, magari da 200 euro, che poi fanno venire la tallonite perché non valgono nulla».
Deso

E a chi gli ricorda la fortuna di aver giocato con Riva e Rivera, risponde: «Erano altri calciatori, ma anche e soprattutto altri uomini».
Sabato alle 21 arriverà al palazzetto Vincenzo Maenza, il pluricampione olimpico di lotta greco-romana, per presentare la sua biografia «Cuore di Pollicino». (Maudi De March)