Luigi Sgarbozza

Erano comunque tempi di scarsi guadagni, buoni soltanto per i campioni. I pedalatori di seconda fascia, gregari compresi, guadagnavano pochissimo e più d'uno smetteva davanti alla prospettiva di un buon lavoro.
Nato a Amaseno (Frosinone) e residente a Roma, Sgarbozza era munito di una dialettica che ispirava simpatia. Curava il suo aspetto nel migliore dei modi, sempre sbarbato, sempre gioviale, educato, il primo a salutare, proprio un tipetto furbo e accattivante.

Successivamente Sgarbozza ha avuto il merito di non appartarsi e dopo alcuni anni lo ritroviamo commentatore Rai; lo stesso sorriso, pochi chili in più, ancora la voglia di raccontare, di stare nell'ambiente, di aggiornarsi su questo e su quello per poi essere una valida spalla dei vari telecronisti.
Forse con pò troppa enfasi, forse fin troppo elogiativo ma alla gente piace ed ispira simpatia e all'amata disciplina fornisce un grande contributo che si chiama entusiasmo, comprensione, incitamento.