12 ottobre 2014 - La pastorizia in Val Salatis
PRESENTATA LA PUBBLICAZIONE “LA PASTORIZIA IN VAL SALÀTIS
Nell’ambito della manifestazione “Chies e le sue montagne edizione 2014” La Regola del Monte Salatis ha presentato la pubblicazione “La Pastorizia in Val Salàtis (Alpago, BL): un’indagine etnoarcheologica.
Grazie all’importante lavoro di Piergiorgio Cesco-Frare e Gabriele Fogliata, dell’associazione Agordina ARCA, è stato raccolto importante materiale che attesta la presenza di attività legate alla pastorizia in tutta la parte alta dell’Alpago, in particolare nella Val Salàtis dove si trovano manufatti ancora in buono stato di conservazione.
Si tratta di uno studio preliminare che la Regola ha voluto sostenere per avviare poi degli approfondimenti sul campo e sviluppare progettualità future per il recupero del patrimonio storico/culturale di tutti.
La ricerche hanno portato all’individuazione di vari siti di interesse a partire da località Astor, all’ingresso della Val Salàtis, passando per Campitello, Pian dele Stèle, fino ad arrivare alla Busa dele Fedère, il cui nome ci porta chiaramente a capire qual’era l’attività lì svolta, l’allevamento delle pecore.
La pubblicazione fa parte di un volume curato e voluto dal MUSE, Museo delle Scienze di Trento, dal titolo “Antichi pastori. Sopravvivenze, tradizione orale, storia, tracce del paesaggio e archeologia”, che raccoglie altre ricerche simili effettuate nell’intero arco Alpino.
In apertura dei lavori, dopo il saluto di Ivan De Min, consigliere comunale di Chies d’Alpago, il Presidente della Regola, Carlos Zanon, ha spiegato brevemente al folto pubblico presente nella sala principale del centro di accoglienza del turismo sportivo di Lamosano, il ruolo che la Regola svolge per la tutela e miglioramento del proprio patrimonio.
La parola è poi passata ai curatori della pubblicazione che hanno fatto un breve excursus sui motivi che li hanno spinti ad effettuare questa ricerca, attraverso la conoscenza di altri siti simili nelle Alpi Francesi. Studio che poi si è spostato in Provincia di Belluno, individuando circa un centinaio di siti “interessanti”, prima di concentransi sull’Alpago e sul territorio della Regola del Monte Salatis.
Infine, molto importanti sono state le testimonianze orali di due regolieri, Pietro ed Ernesto Zanon, pastori in Val Salàtis che hanno permesso una ricostruzione fedele delle metodologie di allevamento e di monticazione.