Chies e le sue montagne
22 ottobre 2013
Serata per non dimenticare il Vajont. 22 ottobre 2013. “Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno (Italia).
La storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione.
La stima più attendibile è, a tutt'oggi, di 1910 vittime.
Sono stati commessi tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage: l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico; l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.
Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la prevedibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.
Ora Longarone ed i paesi colpiti sono stati ricostruiti.
La zona in cui si è verificato l'evento catastrofico continua a parlare alla coscienza di quanti la visitano attraverso la lezione, quanto mai attuale, che da esso si può apprendere” (da www.Vajont.net).
A distanza di cinquant’anni il ricordo di quella tragedia è vivo nella nostra storia e nelle nostre menti e ancora siamo tutti increduli dinanzi a quanto successo.
Anche Chies e le sue montagne non vuole dimenticare e lo farà attraverso una serata di racconti e filmati proposti dall’informatore della memoria Andrea De Cesero. Nel corso della serata è prevista anche la testimonianza di una superstite.
L’appuntamento è per martedì 22 ottobre 2013, ore 21.00, al bar da Gisuè a Codenzano di Chies d’Alpago.