Sara, la saggezza nel dna

Nato a Tambre, il progetto del comitato "Alpago 2ruote&solidarietà" celebra la seconda tappa a Farra ricordando ancora Dino Meneghin, atleta insignito del riconoscimento nel dicembre 2007. Tra i cardini fondanti del premio Valenti, si ricordano non solo le abilità ed i successi sportivi ma anche «la pulizia morale e il profilo etico» nell'esercizio dell'attività agonistica.


Oro a Mosca 1980, campionessa europea, italiana e in due occasioni primatista mondiale con 2,01 metri, la Simeoni sorride in platea mentre il presidente del comitato, Vittorio Mares, la saluta dandole il benvenuto in Alpago e quando Max Pachner (Regione) sottolinea in lei un «esempio di vita, come sportiva e come donna».

Sul piano strettamente tecnico-sportivo è poi Ezio Lise, assessore provinciale allo Sport, a focalizzare l'attenzione su due limiti connaturati al panorama agonistico italiano. «Le Olimpiadi in corso stanno facendo emergere un'Italia dell'atletica scarna di risultati», afferma l'assessore, «e questo anche perché, pur essendo essa propedeutica all'educazione allo sport, è un qualcosa di cui ci ricordiamo solo ogni 4 anni».

E sui risultati del gruppo azzurro a Pechino? «Ci si aspettava di più dalle nuove leve dell'atletica, ma è finita male. Non usciamo bene dalle competizioni olimpiche», aggiunge, «e per questo c'è un po' di delusione». Queste parole arrivano a poche ore di distanza dalla prestazione sottotono di Antonietta Di

«La nostra società sembra oggi spingere verso le componenti negative del divertimento giovanile, allontanando invece l'attività fisica. Su questo dobbiamo lavorare per dare ai nostri figli il meglio. Essi sono animati dalle stesse esigenze, dagli stessi bisogni e dai medesimi desideri che agivano in noi nell'affacciarci allora all'attività sportiva. Vanno sostenuti».
Marco Triches