Farra, a Sara Simeoni il "Paolo Valenti"

La Simeoni, che succede nell'albo d'oro al cestista Dino Meneghin, è stata scelta non solo per i risultati ottenuti nel corso della carriera ma, anche esoprattutto, perle sue qualità: pacatezza, rispetto delle regole e degli avversali, impegno per la promozione dello sport soprattutto tra i giovani, concreta disponibilità a supportare iniziative di solidarietà. I tratti del suo profilo sono stati più volte sottolineati negli interventi delle autorità, degli organizzatori e anche da Alessandro Valenti, figlio di Paolo, in collegamento telefonico.

Ha ricordato d'aver provato un'iniziale stupore alla notizia dell'assegnazione del premio; stupore al quale è subentrato un senso di commozione e orgoglio. «Prima di tutto perché si tratta di un premio particolare: un premio che vuole ricordare una persona, Paolo Valenti, che riusciva a raccontare con un garbo, una competenza e un'umanità oggi quasi scomparsi ciò che succedeva sui campi di gara.

«Non si può dire che la nostra atletica abbia ottenuto risultati particolarmente brillanti. Tre solo finalisti (e ricordiamo che la marcia è un po' una sezione a parte) e quasi nessun piazzamento. Se poi andiamo a spulciare nell'elenco delle medaglie scopriamo che si tratta del solito, immancabile contributo di discipline sportive destinate a tornare nell'ombra entro pochi gironi. Ecco: se non si interviene rapidamente con politiche mirate alla promozione, il futuro sarà sempre meno roseo».
Come intervenire?


Incredibile Sara: passa il tempo ma la sua passione, la partecipazione, l'emozione per lo sport restano assolutamente inossidabili.