Il Gazzettino - 14 gennaio 2011


GLI ANEDDOTI.
Dal terremoto in Irpinia a Biscardi, ecco qualche «dietro le quinte». «Le migliori interviste? Con Gattuso»

Enrico Varriale Disponibile e rilassato, Enrico Varriale ha affrontato molti argomenti. Rivelando qualche retroscena interessante sui personaggi incontrati in oltre vent’anni di lavoro alla Rai.

BORDOCAMPISTA - «È bello vivere l’evento da vicino. Dal di dentro. Mi riconosco il merito di averlo trasformato in qualcosa di più importante, di non essermi limitato a pochi interventi. Credo che tutto, di quello che sentivo in campo, poteva essere riferito. Il senso, almeno. Non le parole letterali».

GATTUSO - «Rino è uno di quelli veri. Sarebbe piaciuto anche a Bearzot. Gattuso quindi è il numero 1 da intervistare. Sono amico di Cannavaro, ma non è la stessa cosa».
Enrico Varriale
MOURINHO - «Sa gestire benissimo la comunicazione. E ha le spalle forti. Certe cose, certe parole che dice, le studia, altre invece non sono calcolate. Ha carattere e non dice mai cose banali».

ZENGA - «Con lui ho avuto uno scontro duro. La prima pace, a poche ore dal diverbio, ci è stata "richiesta". Poi l’abbiamo fatta per davvero».

Enrico Varriale BISCARDI - «Merita un "grazie" da tutti i giornalisti sportivi, ma non condivido il suo percorso da quando ha lasciato la Rai. Mi chiese di andare con lui. Rifiutai».

TERREMOTO - «Al di là dello sport, ricordo ancora con i bridivi l’intervista al sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, a poche ore dal terremoto in Irpinia. Ci parlai davanti alla scuola che venne rasa al suolo. Dentro c’erano anche suoi nipoti». (M.F.)