Tambre, festa per Dino Meneghin, premiato con il «Paolo Valenti»

“DALL'AMICIZIA SONO ARRIVATI TANTI SUCCESSI”

A Dino Meneghin il Premio Paolo Valenti(CORRIERE DELLE ALPI - 23 dicembre 2007) TAMBRE. Premio alla lunga carriera di un "lungo" di successo. E' andata a Dino Meneghin, indimenticato campione della pallacanestro italiana, la prima edizione del premio "Paolo Valenti", fortemente voluto dall'associazione "Alpago 2 ruote & sqlidarietà", in collaborazione con la famiglia del volto storico di "90° minuto", scomparso nel 1990 e per sua volontà sepolto a Quantin.

La premiazione è andata in scena venerdì sera nel cinema Alpino di Tambre d'Alpago. Paese natale, tra l'altro, di Raul Barattin, creatore della statuetta bronzea che è finita nella nutrita bacheca del campione di Milano e Varese, nativo di Alano dì Piave.

Sul palco a fare gli onori di casa si sono alternati il sindaco dì Tambre, Oscar Facchin, il vicepresidente di "Alpago 2 ruote & solidarietà", Moreno Tollot, il presidente della giuria che ha deciso l'assegnazione del premio, Ennio Soccal, e l'assessore provinciale Irma Visalli.


A Dino Meneghin il Premio Paolo ValentiTutti concordi sull'importanza delle due figure, sia quella di Dino Meneghin, plurititolato sui parquet di tutto il mondo ma anche grande insegnante di regole di sport e vita, e quella di Paolo Valenti, divulgatore di gesta calcistiche e sportive, per tutta la sua vita impegnato nell' insegnare ai giovani cosa significa fare sport.

Per cause di forza maggiore nessun esponente della famiglia Valenti era presente di persona, ma nel corso della serata il figlio di Valenti, Alessandro (in giuria assieme, tra gli altri, al direttore di Roma Channel, Bruno Martino) è intervenuto telefonicamente, ringraziando di cuore gli ideatori del premio e ricordando il forte legame che legava suo padre Paolo al Bellunese.

Dino Meneghin ha ricevuto il premio dalla mani di Raul Berattin e, mentre dietro di lui scorrevano immagini delle sue gesta cestistiche, ha voluto ripercorrere un po' la sua carriera e ricordare le persone per lui più importanti, dagli allenatori ai compagni di squadra, senza tralasciare di parlare del presente e del futuro del basket italiano.


A Dino Meneghin il Premio Paolo ValentiL'unico giocatore di basket italiano finito nella Hall of Fame di Springfield, uomo da 271 presenze in nazionale, di sette coppe dei campioni vinte, di una marea di scudetti e di due titoli europei vinti (uno da giocatore nel 1983 e uno da team manager, nel 1999) si è dimostrato una volta di più persona alla mano: «Ho avuto la fortuna di trovare allenatori e giocatori più anziani, all'inizio della mia carriera, che mi hanno insegnato i valori di solidarietà e gruppo.

Tutti i successi che ho ottenuto durante la mia carriera sono stati possibili grazie al gruppo, al fatto che io e i miei compagni eravamo prima di tutto degli amici. E' lo spogliatoio il vero segreto dei successi: è lì dentro che ci si confronta, che si impara a conoscere meglio gli altri e se stessi». (Moreno Gioli)