Tambre capitale della bici

Franco Ballerini a Tambre(Corriere delle Alpi - 07 gennaio 2010) TAMBRE. Tambre è stata per una sera la “capitale” del ciclismo italiano, all’incontro al cinema Alpino con Franco Ballerini, commissario tecnico della nazionale ciclisti su strada, lo “scalatore” Claudio Bortolotto, 3 volte vincitore della maglia verde al Giro d’Italia e vincitore di 2 tappe, e Marzio Bruseghin, più volte convocato in nazionale, terzo al Giro 2008 e campione italiano di cronometro nel 2006. Tre stelle del ciclismo nazionale invitate dal comitato Alpago 2 Ruote & solidarietà per un pubblico appassionato ed entusiasta.

A portare il saluto di Tambre considerata ormai “piccola capitale del ciclismo” è stato il sindaco Oscar Facchin, assieme a Gianantonio Bona per la Comunità montana e al presidente provinciale della Federazione ciclistica, Valter De Cian.

Alle incalzanti e precise domande di Ilario Tancon, conduttore della serata, altrettante risposte dai tre campioni che per un paio d’ore hanno saputo mantenere viva l’attenzione di tutti. Particolarmente apprezzato il giovane Ct Ballerini, che con singolare capacità espositiva ha saputo far vivere anche a chi di ciclismo ne sa poco i più significativi momenti delle 13 Parigi-Roubaix alle quali ha partecipato e che lo hanno visto più volte protagonista. Facendo capire tanti aspetti del ciclismo, che non è solo interesse economico e doping ma è fatto soprattutto di sacrificio e intelligenza.

Franco Ballerini a TambreInteressante il parallelo tra il ciclismo ieri e di oggi: «Ieri il ciclismo era più duro, più faticoso ma più semplice, più locale», ha spiegato Ballarini. «Oggi il fatto che si corra in tutto il mondo e per tutto l’anno richiede un’articolazione più complessa e più difficile, perché coinvolge un maggior numero di atleti che si deve alternare negli impegni e un’organizzazione più ampia. Ieri infatti c’era la possibilità di emergere individualmente, oggi il campione si conferma tale solo grazie ad un lavoro di squadra coesa e organizzata alla perfezione. Ieri si vinceva un Giro con 15 minuti di vantaggio, oggi si perde un Giro per 2 secondi».

Si è poi soffermato sui materiali, «importanti come in tutti gli sport dove si utilizzano attrezzature. Ma lo è ancora di più il rapporto tra atleti e tecnici. Un rapporto umano e professionale che non può interrompersi neppure durante le gare».

E in proposito Ballerini non ha mancato di esprimersi sul divieto dell’uso delle radioline per comunicare con la squadra durante le gare: «Farò il possibile, in accordo con tutti i tecnici e atleti che ovviamente la pensano allo stesso modo, per impedire che il ciclismo ripiombi nel medioevo: non è accettabile per tanti motivi, non ultimo quello della sicurezza degli atleti e di tutto lo staff che segue le gare» (Loredana Stiletto).