83 ragazzi per la serata “Ai confini della vita: dall’aborto al testamento biologico”
Giovani In…forma! Ha segnato un altro punto sul calendario sabato 12 dicembre a Bastia presso il ristorante da Beio. La rassegna di eventi per ragazzi over 14 dell’Alpago iniziata a fine ottobre, gode di ottima salute.
Gli incontri gestiti dal neonato Gruppo Animatori Alpago e promossi grazie al contributo della Regione del Veneto, del Comitato Alpago 2 ruote & solidarietà, con la collaborazione delle Parrocchie della conca e della Comunità montana, sono sempre più partecipati.
“Ai confini della vita: dall’aborto al testamento biologico”: è il titolo dell’impegnativo tema affidato ai relatori nella terza tappa del percorso.
Il prof. Andrea Basile e l’ostetrica Cinzia Scapolan, davanti a 83 volti attenti e indagatori, hanno offerto riflessioni di qualità a partire dalla scottante attualità riguardante l’impiego e gli effetti della pillola abortiva RU 486, riflessioni supportate da riferimenti legislativi, interrogativi noti e inediti, narrazioni di fatti coinvolgenti, dati statistici aggiornati e arricchiti dalle competenti valutazioni personali.
Gettonata la parola “responsabilità”, da declinare nelle scelte quotidiane; esse hanno sempre infatti ricadute nella vita sociale oltre che personale. Siamo responsabili di chi ci sta accanto! Bisogna parlare dei problemi, confrontarci, non trattenerli e tentare di risolverli da soli o nella singola famiglia che si rinchiude in se stessa. Ciò che riguarda l’inizio e la fine della nostra vita va considerato con molta attenzione e non può essere relegato ai mesi di campagna elettorale!
Urge promuovere la cultura della vita, hanno affermato con diverse sfaccettature Basile e Scapolan. Il dramma dell’aborto lascia conseguenze molto profonde nel cuore e nella psiche di molte donne che lo scelgono, magari rimanendo terribilmente sole!!...; diverse le obiezioni e le sottolineature sui numeri (4.500.000 aborti, di cui 15.000 a Belluno dall’entrata in vigore della legge); commenti e domande dei giovani hanno vivacizzato il dibattito, arricchito dalla presentazione in sintesi della Legge n. 194 del 1978, conosciuta come legge sull’Interruzione volontaria di gravidanza, dimenticata come legge per la tutela della donna e della maternità.
Magica pure la parola “prevenire”, rimbalzata più volte nell’assemblea al fine di rendere consapevoli dell’importanza e della sacralità del corpo, dell’esigenza di rispetto, di cura e di amore. Solamente se “prima” di ogni scelta c’è attenzione alla persona e consapevolezza delle conseguenze dei gesti, ci sarà autenticità e valorizzazione di ogni vita umana.
Incalzanti obiezioni e richieste di approfondimento, che hanno evidenziato anche la mancanza di una controparte al tavolo dei relatori, hanno offerto a Basile e Scapolan l’opportunità di aggiungere informazioni e suscitare ulteriori analisi sull’accanimento terapeutico (e la delicata questione del confine, appunto…), sul dato significativamente esiguo del 6 per mille riguardante le interruzioni di gravidanza per malformazioni del feto o violenze sessuali (gli altri 994 aborti avvengono per motivi diversi….) e sulla complessità culturale che avvolge la nascita e la morte oggi.
Francesca Scola, Presidente del Movimento per la Vita dell’Alpago ha illustrato brevemente gli obiettivi del Gruppo, invitando i giovani a partecipare e a non sentirsi soli nell’affrontare l’avventura della vita.
Gabriele Padovan e la stessa Elisa Scola hanno invitato i presenti ad un corso di formazione per animatori (gestito dalle parrocchie dell’Alpago) e a visitare il blog del Gruppo Animatori.
Una buona pizza , balli rock sulle musiche mixate dal Dj Alberto, dialogo e gioco in piccoli gruppi, hanno caratterizzato le successive ore della serata, definita durante i saluti finali “una serata ok”.
Sabato 30 gennaio a Torres di Pieve, presso il ristorante Beyrouth, l’atteso appuntamento con lo psicologo Ezio Aceti per intraprendere insieme il viaggio nell’affettività e sessualità.