Il Gazzettino - 20 ottobre 2011
Margherita delle Dolomiti

La Hack, ottantanove primavere alle spalle e una simpatia travolgente, ha tenuto alta l'attenzione dei presenti per oltre un'ora e mezza, ragionando con leggerezza di stelle e galassie, interrogandosi insieme all'uditorio sulle grandi questioni esistenziali con la semplicità di una ragazzina curiosa e la lucidità di una delle più grandi menti del Belpaese.

Anche martedì sera il prodigio Hack: la chiesa di Chies traboccante di persone, oltre trecento, in piedi, accalcate per ascoltare lei, l'astrofisica che sa parlare alla gente comune dell'universo e delle leggi della materia, che ride sincera e non vuol raccontare delle sue scoperte. Umiltà e genio.
Dalla composizione delle stelle al fenomeno delle supernove, dalla materia delle nebulose fino all'estensione dello spazio, la scienziata ha toccato i principali punti caldi della ricerca scientifica odierna, senza tralasciare nemmeno l'attualità dei neutrini e l'eterno dibattito sul rapporto tra fede e scienza.
