Il Gazzettino di Belluno - 28 ottobre 2010

E il vescovo intonò i canti popolari con i fisarmonicisti

Chies e le sue montagne: Mons. Giuseppe AndrichIl vaticinio era giunto all'uscita della piccola chiesa di Santa Lucia, martedì sera, in quel di Codenzano, per bocca di Ester Cason Angelini: «Quello che accade in questa manifestazione non si trova altrove...».

Ed è bastata mezz'ora per vedere monsignor Giuseppe Andrich, accompagnato dai fisarmonicisti della zona, intonare "Madonnina dai riccioli d'oro", "Vecchio scarpone" e altre consimili lodi laiche col pubblico presente, tra brulè e dolci preparati dalle donne della frazione.

Chiusura fuori programma per una serata, la quinta di Chies e le sue montagne, che aveva visto il vescovo agordino come relatore sul Cammino delle Dolomiti ma, più in generale, sul valore del "mettersi in cammino". «La fatica dell'andare in montagna è un valore da riscoprire - ha ricordato il vescovo - specie per i giovani, vista l'allergia alla fatica di una società che vuole tutto-facile-subito...».

Ieri invece, nella sala frazionale di Chies, Valentina De Marchi e Mirna Fornasier sono state le protagoniste dell'appuntamento "in rosa" dedicato al rapporto donna-montagna. Domani sera, a Funes, chicca per palati fini col mago dell'arrampicata artificiale Umberto Marampon, che dedicherà un ricordo al grande alpinista e amico vicentino Lorenzo Massarotto