Il Gazzettino di Belluno - 27 ottobre 2010

Come riconoscere le tracce di lupo, orso e lince

Chies e le sue montagne: orsoLince, lupo e orso: tre grandi predatori sono stati al centro di una serata, a Lamosano, per la rassegna "Chies e le sue montagne". Ernesto Pascotto, docente alla Facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Udine, ha spiegato come riconoscere la presenza di questi animali, aggiungendo che la possibilità di vederli in movimento nel territorio bellunese è tutt'alto che remota: «Nel Nord est i numeri non sono così alti, siamo in proporzioni di 1 a 100 per la lince rispetto alla Romania e 1 a 50 per l'orso nel confronto con la Slovenia. Ma la provincia subisce spinte da altri territori e il transito potrebbe avvenire anche in Cansiglio».

Se orso e lince, in passato, sono stati individuati nel Bellunese, per quanto riguarda il lupo c'è ancora un fitto alone di mistero. Le uniche rilevazioni vanno registrate in Trentino e Friuli. Ma il lupo è difficilmente riconoscibile, perché lascia tracce molto simili a quelle di un cane. Altro discorso per la lince che, nell'appoggio, ha un cuscinetto a trapezio ed è soggetta a mancinismo, avendo le zampe che si rivolgono all'esterno.

L'orso, invece, è un plantigrado e quindi assomiglia all'uomo. «L'aspetto interessante - conclude il docente - è che in Trentino è stata accertata la presenza sia del lupo appenninico, sia di quello balcanico. E Belluno potrebbe essere la terra di mezzo ideale tra le due aree». Degli orsi si è parlato anche ieri sera, alla Locanda Zardin di Chies con Valentina De Marchi e Mirna Fornasier. (M.D.I.)