Chies e le sue montagne - 25 ottobre 2010

IN 80 PER LUPI, ORSI E LINCI

Chies e le sue montagne: Ernesto PascottoDopo aver scalato vette immacolate e lodato il signore per la montagna meraviglia del creato l’attenzione di “Chies e le sue montagne” si sposta sul mondo degli animali che, forse, popolano le nostre montagne. Animali particolari che a sentirne il nome fanno pensare a pericolosi ed affamati predatori ma, ascoltando il veterinario Dott. Ernesto Pascotto, docente all’Università di Udine ed uno dei maggiori esperti di animali predatori del Veneto, hanno comportamenti ben lontani dall’immaginario collettivo.

Lunedì 25 Ottobre, serata da lupi con pioggia e neve fino a 1200! Alla Pizzeria Teverone a Lamosano, dopo un’ottima pizza con prosciutto di cervo, in tono con la serata, abbiamo seguito tutti, eravamo circa 80, con silenzioso interesse l’appassionata lezione naturalistica dal titolo “Il ritorno dei grandi carnivori predatori nei monti dell’Alpago, il lupo, l’orso e la lince, impariamo a riconoscerne i comportamenti e le tracce”.

Chies e le sue montagne: Ernesto PascottoL’apertura della scena è stata riservata alla Lince Eurasiatica, animale affascinante dalle sembianze feline che, detto dal veterinario Pascotto, ha lasciato le sue tracce anche in Alpago, precisamente in Forcella Palantina. Animale territoriale, che preda piccoli ungulati e vive in un’area che si aggira tra i 100 ed i 300 Kmq., in gergo tecnico la “home range”. Viene definito predatore di media e piccola taglia che, solo in alcune fasi della sua vita, arriva a predare animali domestici, la sua tecnica è di predare a vista, a poca distanza dalla vittima per questo è da escludere sia causa della Lince il ritrovamento di una carcassa di animale predato distante oltre 50 mt. dal bosco.

Le tracce che lascia sul terreno sono ben allineate e le zampe dietro si sovrappongono sempre a quelle davanti. Animale abitudinario ritorna sempre sul luogo del “delitto” e non attacca grandi prede perché la sua ottima vista gli permette di vedere bene l’animale che sta attaccando, è da escludere quindi che attacchi l’uomo e Chies e le sue montagne: Ernesto Pascottodifficilmente attacca animali domestici in quanto, solitamente, allevati lontano dal bosco. Se parliamo di numeri ne troviamo ben pochi esemplari sulle Alpi, circa 80/90 in Svizzera, una di questa è arrivata fino in Trentino! Mentre in Austria sono ben 1500, risultato di un ripopolamento voluto, pensate bene, dagli stessi cacciatori per un riequilibrio faunistico dei territori.

Dopo la Lince è stato il momento dell’Orso bruno su di lui che dire che non si sappia già, un grande plantigrado insaziabile ed anche goloso! Ne sono testimoni gli apicoltori del basso Feltrino oggetto di razzia da parte dell’ormai famoso Orso Dino! Un particolare curioso: animale necrofago, si ciba cioè anche di carne di animale già morto e, in alcuni casi, anche sepolto.

Dell’orso non vi sono avvistamenti in Alpago ma è apparso nelle montagne del Carso quindi non molto lontano da qui e in Val Belluna, il già nominato Dino.

Chies e le sue montagne: Ernesto PascottoSi è fatto tardi e la chiusura della serata è stata dedicata ad un veloce sguardo sul Lupo, animale schivo e timido, così ha detto il relatore: “……un calcio di cervo ti può uccidere, quindi è utile avere paura!”. Il lupo vive in branchi e difficilmente si spinge in zone abitate, il suo morso e le sue zampe si confondono molto facilmente con quelle di un cane per questo risulta assai difficile capire se è lui la causa degli attacchi agli animali domestici, pecore o capre che siano…..

La serata è stata interessante ed allo stesso tempo piacevole, abbiamo imparato a riconoscere le impronte e le abitudini di questi predatori e possiamo stare tranquilli, se i nostri territori sono popolati da questi animali, loro stessi baderanno bene a rimanere a debita distanza dall’animale Uomo!