Chies e le sue montagne - 23 ottobre 2010
A FORCELLA FEDAROLA RICORDANDO DON FRANCESCO CASSOL
“La salita in montagna richiede fatica, e la fatica ha uno straordinario potere di purificare l’interiorità. Dalla cima delle montagne i problemi di tutti i giorni, nei quali si è completamente immersi e che spesso appaiono insuperabili, acquistano una dimensione più umana e possono essere affrontati con maggiore serenità. La montagna ha lo straordinario potere di avvicinare a Dio”.
Da questi tre spunti di riflessione, tratti dall’insegnamento del compianto don Francesco Cassol, don Rinaldo Ottone ha iniziato l’omelia della tradizionale messa in vetta, collocata quest’anno al centro delle iniziative di “Chies e le sue montagne”. In questa nona edizione, la celebrazione si sarebbe dovuta tenere sulla cima del monte Venal (2212 m.s.l.m.), ma a causa della prima nevicata si è dovuto cercare, come altrettanto straordinario altare naturale, quello che poi si è rivelato un ameno poggio a mezz’oretta dalla forcella Fedarola (1810 m.s.l.m.).
Nella prima parte della messa i circa sessanta convenuti – di tutte le fasce d’età – hanno potuto fare un serio atto penitenziale, debitamente preparato dalla “ascesa purificatoria” iniziata da località Tamèra, sopra Irrighe, fino al Fagheròn sopra Pian Formosa e poi su per la Valle Antander percorsa in diagonale lungo un sentiero messo in sicurezza in diversi punti da un gruppo di esperti alpinisti della sezione Cai dell’Alpago, che nel novembre prossimo compie il suo primo anno di vita autonoma.
Durante la celebrazione, animata con canti adeguati sia alla liturgia sia alla suggestione del luogo, sono stati ricordati ad alta voce e nel segreto del cuore sia i parenti defunti di ciascuno sia tutti coloro che per qualsiasi motivo hanno perso la vita in montagna.
La temperatura autunnale e il cielo nuvoloso non hanno impedito di vivere ogni istante con intensa emozione che i compagni di cammino hanno potuto comunicarsi durante il ritorno. Davvero la comune esperienza della fatica ha lasciato in tutti la sensazione di poter ridimensionare il peso della quotidianità e di poterlo affrontare con maggiore lena.