E’ di Borsoi il contributo più ricco: in 258 al via. Ma il più cool è “Nato”.
(Corriere delle Alpi 22.08.2016) di Ilario Tancon. Alpago. Borsoi davanti a tutti. È vero che il Giro del Lago è una gara non gara, nel senso che non ci sono né cronometro né classifiche. Però è altrettanto vero che qualche premio c’è. Oltre a quelli a sorteggio, che come da tradizione anche ieri hanno concluso la giornata, l’evento propone anche una graduatoria riservata ai gruppi più numerosi. E, ancora una volta, Borsoi è stato protagonista assoluto, con ben 258 partecipanti.
A distanza, la piazza d’onore è andata a un altro gruppo di affezionati, il gruppo Andi, con 134 concorrenti, mentre sul terzo gradino del virtuale podio è salito Irrighe (108). Posizioni di rincalzo per il gruppo dell’Abvs (donatori del sangue, 52 concorrenti) e per il gruppo Santa Croce (49). Menzione di merito di per l’Associazione Cucchini: oltre che dare supporto logistico all’organizzazione, i volontari della Cuccchini si sono proposti lungo i 17 chilometri del Giro del Lago con un bel gruppo di ciclisti (43).
A vivere per l’ennesima volta il Giro è stato anche Fortunato Bona: 93 anni, “Nato” ha fatto da apripista, partendo qualche momento prima del gruppone. Una passerella meritata per un amico del Giro che con il suo entusiasmo e la sua energia costituisce un esempio.
Ma gli amici del Giro, coloro che tornano da anni nella Conca, anche ieri erano davvero tanti. Roberta Amadeo, per esempio, la campionessa italiana di handybike e presidente dell’Associazione italiana sclerosi multipla.
O Davide Giozet, protagonista un tempo del Giro d’Italia handybike e ora capitano dalla nazionale azzurra di rubgy in carrozzina. Ancora, per quello che riguarda il mondo dello sport, Roberto Bortoluzzi, presidente del comitato regionale della Federazione italiana sport invernali, e Renzo Minella, il “tessitore” delle tappe bellunesi del Giro d’Italia.
E poi tanti amministratori (a dare il via il sindaco del neo comune di Alpago, Umberto Soccal), famiglie e bambini. Con specialissime da corsa e mountain bike, grazielle e tandem, abbigliamento sofisticato oppure vintage. Ognuno con il proprio ritmo, per vivere una giornata di sport, di divertimento in una giornata finalmente di sole, di attenzione a chi soffre.
Nessuna classifica: i vincitori sono tutti i partecipanti. Concorrenti che, anche quest’anno, in partenza sono stati omaggiati da Gianangelo Dal Borgo che, a bordo del suo aereo Corvo Bianco, ha effettuato un paio di passaggi a bassa quota sopra l’abitato di Puos con i fumi tricolore.
Una festa nella festa.