Maglietta 2009
Renata Carraro, nata a Venezia, vive e lavora a Mestre e nel Bellunese. Ha studiato pianoforte al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, si è diplomata in Didattica della Musica e in Prepolifonia al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Avendo frequentato i corsi di abilitazione, inizia l’insegnamento di Educazione Musicale presso le Scuole Medie Statali delle province di Venezia e di Belluno
Per quanto riguarda l’espressione pittorica, è stata allieva del Maestro Guido Carrer per la tecnica a olio su tela e ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Venezia per quattro anni, sezione Scuola Libera del Nudo con i Maestri Luigi Tito e Luciano Zarotti e la Scuola Internazionale di Grafica diretta dal Maestro Riccardo Licata. In seguito ha frequentato l’Atelier dello scultore Massimo Facchin di Belluno. Espone da più di trent’anni le sue opere, e il suo campo di lavoro spazia dalla pittura ad olio, alla tecnica mista con colori acrilici, anche impreziositi con foglie d’oro, acquarelli, chine, matite, incisioni su lastre di zinco e di rame con tecniche diverse, le cui copie su carta vengono da lei personalmente stampate. Si è cimentata anche con la scultura in creta, modellando teste di bimbe ed altre figure.
Con la sua esperienza artistica ha dato vita ad una Scuola di Calcografia. Tra le sue prime esposizioni, dopo alcuni concorsi di pittura, in cui ha ricevuto riconoscimenti e premi durante gli anni ’70, importante è stato l’incontro con l’Associazione Culturale “Sala De Luca” e la Galleria “La Saletta” di Belluno.
Ha affrescato alcuni capitelli e eseguito più di trenta murales nel Bellunese, nel trevigiano e a Mestre. Ha illustrato diversi libri di poesie, volumi di vari autori e scrittori, diverse copertine delle pubblicazioni della Commissione Provinciale Pari Opportunità Uomo-Donna di Belluno. Ha eseguito ritratti e incisioni di autorevoli personalità , tra le quali la Premio Nobel Rita Levi Montalcini, Dino Buzzati, i vescovi Maffeo Ducoli e Giuseppe Andrich, il senatore Arnaldo Colleselli ed altri. Di Lei hanno scritto numerosi critici e storici dell’arte.
Citata e intervistata da radio e televisioni locali e nazionali, ha conseguito negli anni della sua polivoca attività artistica una vasta notorietà.
Sue opere sono esposte in permanenza nella Sala di Cultura “De Luca“ in Borgo Pra a Belluno. E’ stata insignita del titolo di ”Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana ”.
Renata Carraro illustra il disegno della Maglietta 2009
"Sullo sfondo si vedono le montagne che fanno da scenografia al teatro naturale. Al centro, sul palcoscenico, l’interprete attore-ciclista sopra la sagoma del lago estrapolata dalla terra con il suo spessore. In fondo, a sinistra del disegno, in una strada curva, si descrive la manifestazione, il luogo e l’anno in linee prospettiche avvolgenti. Simboli e curve armoniose che si rincorrono, come la strada da affrontare".
Dicono di Lei
“Una via con l’arte come filo conduttore. Forse si tratta di un’immagine scontata, ma - di certo – rimane la migliore per presentare Renata Carraro. Il suo approccio all’arte trova una solida base in quella che ritengo essere la caratteristica più importante nell’attività d’ogni persona: la curiosità. Non sembri un’affermazione leggera: assecondare la curiosità, infatti, significa provare a spostare sempre più avanti la frontiera delle nostre conoscenze. Quale che sia l’ambito nel quale si opera. Certo, il confine tra il dilettante e un artista è segnato anche dalla presenza di doti innate. Tuttavia credo di poter affermare che, senza la potente molla della curiosità, tante doti rimangono sconosciute o inespresse. Renata, che quelle doti possiede, le ha fatte sbocciare e crescere. Applicandole, poi, in campi sempre più vasti. Ecco la pittura ( con le sue multiformi forme espressive ), la grafica, la scultura, la musica. Perché Renata non offre solamente ciò che i suoi occhi e i suoi sentimenti le hanno permesso di vedere e tradurre in opera d’arte. Al contrario, tende sempre ad aiutare ciascuno di noi a raggiungere un ideale posto d’osservazione. Dal quale ognuno possa guardare e interpretare la realtà o un sogno”. (Silvano Cavallet)