Focacce per case riposo

Attraverso tale simbolica iniziativa il Comitato, spiega il sui presidente Vittorio Mares, “intende richiamare l’attenzione delle istituzioni e della collettività sulle molteplici problematiche legate all’anziano, al suo ruolo e alla sua particolare posizione in seno alla famiglia e alla società”.
Come recita la "Lettera agli anziani" di Giovanni Paolo II "se ci soffermiamo ad analizzare la situazione attuale, constatiamo che presso alcuni popoli la vecchiaia è stimata e valorizzata; presso altri, invece, lo è molto meno a causa di una mentalità che pone al primo posto l'utilità immediata e la produttività dell'uomo", caso evidente nelle società occidentali, Italia, Veneto e bellunese compresi.
Società che hanno in parte dimenticato come "gli anziani aiutano a guardare alle vicende terrene con più saggezza, perché le vicissitudini li hanno resi esperti e maturi. Essi sono custodi della memoria collettiva, e perciò interpreti privilegiati di quell'insieme di ideali e di valori comuni che reggono e guidano la convivenza sociale. Escluderli è come rifiutare il passato, in cui affondano le radici del presente, in nome di una modernità senza memoria".
L’auspicio espresso quindi dal Comitato - continua Mares - “è che la vecchiaia torni ad essere la fase della saggezza e dell’equilibrio morale e che l’anziano venga valorizzato come memoria storica della società, come custode della tradizione e detentore di un patrimonio di esperienza professionale, tramandabile alle generazioni future, e non visto solo come un “soggetto inattivo” in quanto economicamente non produttivo”.