Il Valenti al pugile-uomo Benvenuti

Ad accogliere in sala il campione del pugilato anni ’60, un applauso spontaneo della platea e la musica della giovane pianista bellunese

Sulle immagini di quello che è stato l’incontro che ha celebrato l’apoteosi della carriera da dilettante di Benvenuti, l’oro olimpico a Roma nel 1960, Viel ha tracciato le tappe significative della vita di Benvenuti: i suoi primi pugni all’età di 12 anni, i suoi allenamenti giornalieri a Trieste che volevano dire 30 km da percorrere in bicicletta per raggiungere la palestra, i suoi innumerevoli successi tra i dilettanti fatti di 120 incontri, di cui solamente uno perso.

Fu Valenti a commentare alla radio quell’incontro, seguito a notte fonda da 18 milioni di italiani. «Quando mi incontravo con Paolo» ricorda Benvenuti «lui mi parlava sempre di quella notte a New York. Mi diceva che per lui quella radiocronaca fu l’oscar della sua carriera giornalistica».

Valenti e Nino Benvenuti sono legati da un filo che va da quella radiocronaca del ’67 e continua fino ad oggi, a questo premio che il pugile ha ricevuto dalle mani del presidente del sodalizio “2 ruote&solidarietà”, Vittorio Mares.
Benvenuti ha tracciato pagine importanti della storia sportiva d’Italia e, secondo gli ideali di Valenti, è stato anche un uomo dalla grande forza d’animo e lealtà, che non è mancato nell’impegno verso gli altri. (Marta Viel)