Il Valenti al pugile-uomo Benvenuti

A Nino Benvenuti il Premio Paolo Valenti(Corriere delle Alpi - 24 agosto 2009) FARRA D’ALPAGO. Un grande campione, un grande uomo, un grande amico di vita. Tre parole per descrivere Nino Benvenuti, il vincitore del 3º Premio Paolo Valenti, celebrato sabato sera al palazzetto dello sport. La consegna del premio in una serata ricca di emozioni, non solo sportive: in apertura un minuto di raccoglimento per le vittime dell’elicottero precipitato sul Cristallo.

Ad accogliere in sala il campione del pugilato anni ’60, un applauso spontaneo della platea e la musica della giovane pianista bellunese  Il Valenti al pugile-uomo Benvenuti Laura Dametto. A fare gli onori di casa il moderatore Giovanni Viel, autorità locali e “Comitato Alpago 2 ruote&solidarietà”, promotore del premio dedicato a Paolo Valenti, giornalista sportivo Rai, esempio dell’impegno a favore di sport e solidarietà, amante del bellunese e che scelse questa terra per il riposo eterno.

Sulle immagini di quello che è stato l’incontro che ha celebrato l’apoteosi della carriera da dilettante di Benvenuti, l’oro olimpico a Roma nel 1960, Viel ha tracciato le tappe significative della vita di Benvenuti: i suoi primi pugni all’età di 12 anni, i suoi allenamenti giornalieri a Trieste che volevano dire 30 km da percorrere in bicicletta per raggiungere la palestra, i suoi innumerevoli successi tra i dilettanti fatti di 120 incontri, di cui solamente uno perso.

 Il Valenti al pugile-uomo Benvenuti L’oro alle Olimpiadi di Roma ’60 tra i pesi welter cambiò la sua vita e gli aprì la strada del professionismo: il pugile triestino vinse tre titoli mondiali tra il ’67 e il ’70 e fu autore di epiche sfide contro l’italiano Mazzinghi (1965), l’americano Emil Griffith (1967-‘68) e l’argentino Monzon (1970-’71). Il match giocato e vinto al Madison Square Garden di New York contro Griffith è quello che lo lega di più alla leggenda di questo sport, ma è anche quello che lo lega al nome di Paolo Valenti.

Fu Valenti a commentare alla radio quell’incontro, seguito a notte fonda da 18 milioni di italiani. «Quando mi incontravo con Paolo» ricorda Benvenuti «lui mi parlava sempre di quella notte a New York. Mi diceva che per lui quella radiocronaca fu l’oscar della sua carriera g
iornalistica».
 Il Valenti al pugile-uomo Benvenuti
Valenti e Nino Benvenuti sono legati da un filo che va da quella radiocronaca del ’67 e continua fino ad oggi, a questo premio che il pugile ha ricevuto dalle mani del presidente del sodalizio “2 ruote&solidarietà”, Vittorio Mares.

Benvenuti ha tracciato pagine importanti della storia sportiva d’Italia e, secondo gli ideali di Valenti, è stato anche un uomo dalla grande forza d’animo e lealtà, che non è mancato nell’impegno verso gli altri. (Marta Viel)